L’Assemblea capitolina ha approvato una delibera per l’acquisizione di 199 immobili di proprietà dell’Inps da destinare all’edilizia residenziale pubblica con un investimento di circa 16 milioni di euro.
Il Comune acquisterà 120 appartamenti, 18 cantine e 61 garage e posti auto, nelle zone di Magliana, Torrino e Don Bosco. Il provvedimento è stato approvato con 25 favorevoli, 5 contrari e 4 astenuti.
“Roma Capitale per la prima volta da decenni torna a investire in nuove case popolari e lo fa in modo innovativo: se in passato bisognava costruirle, oggi anche in ottica ‘ecologica’, dove possibile investiremo in case già costruite, compreremo da operatori privati, o pubblici, o da altri enti – ha spiegato l’assessore capitolino al Patrimonio Tobia Zevi -. Questo consentirà a noi che abbiamo già fatto quest’anno oltre 100 assegnazioni dalla graduatoria dell’Edilizia popolare di assegnarne altrettante”.
“Noi non difendiamo le occupazioni – ha sottolineato l’assessore Zevi- ma difendiamo la graduatoria, difendiamo le assegnazioni, stiamo vicini alla povera gente. Nei prossimi anni vorremmo arrivare a raggiungere le 2.000 case. Nei prossimi tre mesi assegneremo una casa a 120 famiglie romane”. Alle opposizioni che criticavano la scelta di inserire tra gli immobili acquistati 7 case occupate, l’assessore ha assicurato che l’amministrazione valuterà con la massima attenzione: “se necessario e se possibile le sgombereremo per darle a 7 nuclei in graduatoria. Trovo scandaloso pensare – ha concluso l’assessore – dato che ci sono 7 occupazioni che l’Inps ci mette nel ‘pacchetto´, comprando noi a blocco, allora dovremmo evitare che 113 famiglie abbiano un tetto”. Infine, il Campidoglio è anche in trattativa con Enasarco ed Enpaia per arrivare ad un abbattimento sostanziale della graduatoria. A questo si aggiunge l’elaborazione di un piano casa strategico che prevede l’acquisizione di nuove case per gli alloggi popolari, lo sviluppo del welfare abitativo, strumenti di rigenerazione urbana e autorecupero.