Le assegnazioni delle case popolari continuano: “ben 18 nella sola prima settimana di settembre. Più di 1.000 da quando siamo alla guida della città. Numeri quasi doppi rispetto agli anni passati. E siamo decisi ad accelerare sempre di più. Non arretreremo di un passo nel difendere i diritti delle tante famiglie che ancora oggi aspettano in graduatoria a causa della mala gestio degli anni passati. Continueremo spediti nelle assegnazioni delle case popolari, unica strada per avere un’abitazione. È bene sottolineare che 7 dei 18 nuclei che hanno avuto l’assegnazione in questi giorni provengono dai Caat, ovvero i residence. Strutture tristemente famose perché non solo costano alle casse cittadine delle somme a dir poco ingenti, ma creano anche un alto rischio di ghettizzazione per le famiglie che vi sono inserite. L’impegno per superare questo sistema è massimo”. Così su Facebook l’assessore capitolino al Patrimonio Rosalba Castiglione.
“Tengo sempre a ringraziare i dipendenti comunali e quanti lavorano ogni giorno insieme a questa Amministrazione per tagliare i ponti con un passato di mala gestio e incuria, in cui sistemi criminali hanno potuto proliferare a danno dei cittadini onesti e della stessa idea di comunità – conclude – Sappiamo che non basterà una settimana o un mese per cambiare Roma ma siamo decisi ad andare avanti con coraggio e vero spirito di servizio, con il sostegno di quanti vogliono davvero cambiare le cose”.
“A #Roma ci sono ancora 13000 famiglie in lista d’attesa: un’emergenza sociale che non si risolve a colpi di tweet! A che punto è il Comune con mappatura immobili in disuso, convenzioni enti, utilizzo fondi regionali, frazionamento e suddivisione alloggi?” Così Andrea Casu, segretario del PD Roma su Twitter.