Secondo le stime preliminari, nel quarto trimestre 2022 l’indice dei prezzi delle abitazioni (Ipab) acquistate dalle famiglie, per fini abitativi o per investimento, rimane invariato rispetto al trimestre precedente e aumenta del 2,8 per cento nei confronti dello stesso periodo del 2021 (era +2,9 per cento nel terzo trimestre 2022). Lo rende noto l’Istat.
La crescita tendenziale dell’Ipab si deve sia ai prezzi delle abitazioni nuove (+4,6 per cento, in accelerazione rispetto al +2,9 per cento del trimestre precedente), sia a quelli delle esistenti che aumentano del 2,4 per cento, decelerando lievemente rispetto al terzo trimestre 2022 (era +2,9 per cento). “Prosegue, nel 2022 – evidenzia l’Istat – la fase di accelerazione dei prezzi delle abitazioni acquistate dalle famiglie, cresciuti in media d’anno del +3,8 per cento. Questo aumento, che segue quelli registrati nei due anni precedenti, è il più ampio da quando è disponibile la serie storica dell’indice Ipab (2010). La crescita dei prezzi è particolarmente sostenuta nelle ripartizioni del Nord e più contenuta nel Centro e nel Sud e Isole, dove tuttavia si registra, per le abitazioni nuove, la variazione tendenziale più alta del paese (+7,8 per cento). Si consolida l’accelerazione su base tendenziale dei prezzi delle abitazioni di Torino, Roma e Milano (in cui si registra un incremento del +7,5 per cento dei prezzi delle abitazioni esistenti)”.
Questi andamenti, rileva l’Istat, si manifestano in un contesto di rallentamento dei volumi di compravendita (-2,1 per cento la flessione registrata nel quarto trimestre 2022 dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate per il settore residenziale, dopo il +1,6 per cento del trimestre precedente). Su base congiunturale la stabilità dell’Ipab è frutto di dinamiche opposte: da una parte i prezzi delle abitazioni nuove aumentano (+2,7 per cento) mentre, dall’altra, quelli delle abitazioni esistenti diminuiscono (-0,6 per cento). In media, nel 2022, i prezzi delle abitazioni aumentano del 3,8 per cento con i prezzi delle abitazioni nuove che fanno registrare un +6,1 per cento e quelli delle abitazioni esistenti che crescono del 3,4 per cento.
Rispetto alla media del 2010, primo anno per il quale è disponibile la serie storica dell’Ipab, nel 2022 i prezzi delle abitazioni sono diminuiti del 9,5 per cento (+14,2 per cento per le abitazioni nuove e -17,1 per cento per le esistenti). Il tasso di variazione acquisito, o trascinamento, dell’IPAB per il 2023 risulta essere nullo (+0,9 per cento per le abitazioni nuove e -0,2 per cento per le abitazioni esistenti). Nel quarto trimestre 2022, si conferma in tutte le ripartizioni geografiche la crescita dei prezzi delle abitazioni su base annua. Il rialzo è particolarmente marcato per le ripartizioni del Nord (+3,4 per cento nel Nord-Ovest e +4,2 per cento nel Nord-Est) e più contenuto nel Centro e nel Sud e Isole (rispettivamente +1,9 per cento e +0,6 per cento). Si registrano tassi di crescita positivi dei prezzi delle abitazioni per tutte le città per quali viene diffuso l’Ipab. A Milano i prezzi delle abitazioni aumentano, su base annua, del 6,4 per cento, in accelerazione rispetto al trimestre precedente (era +5,6 per cento). Segue Torino dove la crescita si attesta sul +3,9 per cento, in decelerazione dal +6,1 per cento del trimestre precedente. A Roma si registra un rialzo tendenziale del +2,8 per cento, con un forte rallentamento per le abitazioni nuove (da +6,4 per cento a +1,1 per cento).