Attacco del M5S capitolino al sindaco di Roma Roberto Gualtieri e alla sua Giunta su presunti favoritismi all’interno della partecipata dei servizi ambientali Ama. “Come denunciano i lavorati del Lila (Laboratorio di idee Ama), assistiamo nella partecipata capitolina a una preoccupante escalation di avanzamenti senza concorso e all’aumento di figure di comando – denuncia l’ex presidente M5S della commissione capitolina Ambiente Daniele Diaco -. Dal basso, diversamente, si deprime la professionalità. Ad esempio non si è voluto assegnare il 4° livello ad autisti già in possesso di costose patenti professionali, nemmeno dopo un difficile concorso interno. Nel frattempo ecco scattare un nuovo giro di nomine e di promozioni all’interno della dirigenza di Ama”.
“Gli ordini di servizio di servizio n.12 e 13 di giovedì e venerdì scorsi – continua Diaco – portano la firma del direttore generale facente funzione Maurizio Pucci. Nonostante sia in procinto di lasciare l’incarico, per il quale la municipalizzata dei rifiuti ha già bandito un avviso pubblico, Pucci ha preceduto a una nuova modifica del nuovo modello organizzativo, provvedendo alla nomina dei dirigenti delle Ama di Municipio che si occuperanno della ristrutturazione del servizio su base territoriale”. Ecco però, continua Diaco “che tra avanzamenti di livello senza concorso, promozione di figure sulle quali sono in corso indagini, e ripescaggi dal passato e operatori che vengono spostati dalla strada in ufficio senza valide motivazioni si completa il quadro dei favoritismi regali in salsa Gualtieri: lo avesse fatto la Raggi saremmo stati massacrati. Intanto Roma affoga in un mare di immondizia e di indifferenziati inerti ai margini delle strade, con picchi drammatici soprattutto nelle periferie”.
Un ulteriore dettaglio della vicenda lo offre l’ex capogruppo M5S Paolo Ferrara, oggi consigliere e vicepresidente dell’Assemblea capitolina.
“All’ombra del sindaco Gualtieri i favoritismi sono all’ordine del giorno – è l’accusa di Ferrara -. Apprendiamo che i vertici della partecipata Ama hanno promosso i figli di capizona e impiegati da ‘semplici’ netturbini ad addetti amministrativi. Insomma, per almeno 60 operatori ecologici prima operativi su strada c’è stato l’effettivo trasferimento in un più prestigioso e tranquillo posto di ufficio, chiusi in una stanza dove ci si sporca di meno le mani”. E il bello, secondo Ferrara “è che la denuncia arriva dai loro colleghi netturbini, costretti a turni massacranti a guidare i mezzi pesanti. Siamo passati dal risanamento del bilancio e dei conti alla restaurazione delle corporazioni e della parentopoli”, secondo Ferrara.
“La ventata di aria fresca che doveva portare Gualtieri sembra più una camera di compensazione dove possono respirare solo i prescelti. Intanto l’emergenza rifiuti permane: basti vedere che schifo di oceani di immondizia ci sono ai margini dei cassonetti dei quartieri più periferici. Vergognatevi!”, conclude Ferrara.