Cassazione: Tredicine, basta delibera di Giunta per spostare ambulanti

Il procedimento di delocalizzazione era stato impugnato in via amministrativa davanti al Tar che aveva dato torto agli ambulanti

piazza navona, l'Antitrust critica

La famiglia Tredicine, noti venditori ambulanti romani, con veicoli mobili parcheggiati nelle zone piu’ centrali della citta’ possono essere delocalizzati con una delibera di giunta. Provvedimento che recepiva l’accordo di collaborazione tra Roma Capitale, ministero dei Beni culturali e regione Lazio.

L’attivita’ commerciale – si legge nella sentenza di Cassazione n. 8311/19 – era svolta nelle aree centralissime del Circo massimo e di piazza Navona. Il procedimento di delocalizzazione era stato impugnato in via amministrativa davanti al Tar che aveva dato torto agli ambulanti. Questi, evidentemente non soddisfatti avevano fatto appello al Consiglio di Stato. E anche quest’ultimo aveva rigettato gli appelli con sentenza n. 3681/2016.

Ora i ricorrenti – con appello in Cassazione – hanno contestato un eccesso di potere del Consiglio di Stato in quanto “stranamente da un lato avrebbe riconosciuto che il potere di rilocalizzazione temporanea delle aree non fosse legislativamente previsto e, dall’altro, avrebbe ritenuto che il richiamato potere fosse implicito nella potesta’ di revoca” dell’ente locale.

In questo modo secondo gli ambulanti il giudice speciale con una sentenza assolutamente abnorme avrebbe applicato una norma non esistente esercitando un’attivita’ di produzione normativa che non gli compete. Una tesi respinta dalla Cassazione. Nella sentenza si legge che e’ evidente l’insussistenza del denunciato vizio perche’ il consiglio di Stato ha ritenuto implicitamente attribuito all’amministrazione comunale il potere di localizzazione temporanea alternativa delle attivita’ commerciali.

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