Parchi a rischio – Villa Pamphilj resta sotto monitoraggio dopo la chiusura di alcuni cancelli per la presenza di cinghiali – incidenti stradali, avvistamenti nelle zone centrali. Sabrina Alfonsi, responsabile dell’Ambiente, per ora esclude interventi in altre ville storiche e punta il dito contro “la sottovalutazione delle conseguenze di una crescita incontrollata negli anni passati”, scrive oggi il dorso romano del Corriere della Sera.
Assessora Alfonsi, i cinghiali scorrazzano nelle aree verdi urbane, nei giorni scorsi uno scooterista è stato in vestito da un ungulato: come pensate di intervenire?
“La sovrappopolazione degli ungulati ha reso insufficienti per il loro sostentamento le aree rurali dove normalmente erano stanziali, spingendoli attraverso i corridoi ecologici, le aree protette e i parchi fin dentro la città. La precedente amministrazione, peraltro, aveva sottoscritto un protocollo d’intesa interistituzionale rivelatosi del tutto inefficace”.
Secondo le stime aggiornate quanti sono i cinghiali nell’area di Roma?
“Dai dati del Piano regionale, adottato il 14 giugno scorso, la presenza stimata nella provincia di Roma è di circa 16.400 esemplari”.
A che punto è il Piano regionale per ridurre la proliferazione degli ungulati?
“Dopo la comparsa della peste suina, nel maggio scorso, le azioni intraprese dalla struttura commissariale hanno avuto l’obiettivo di contenere il contagio entro la cosiddetta “zona rossa”, oltre a prevedere gli abbattimenti che sono in capo a Regione, Città metropolitana e Asl competenti sul territorio. Il tavolo tecnico è poi passato sotto il coordinamento della Prefettura e della struttura commissariale ed esteso ai carabinieri forestali e alla polizia. L’ex prefetto Piantedosi ha redatto il nuovo protocollo operativo oggi in vigore”.
Gli ambientalisti sostengono che la soluzione non siano gli abbattimenti, ma che i cinghiali siano attratti dai rifiuti ammassati in strada: lei cosa risponde?
“Non vi è dubbio che la presenza dei cinghiali nella città costituisca una situazione di pericolo come, purtroppo, il recente drammatico incidente che ha coinvolto un uomo alla guida di uno scooter sulla via Cassia ci conferma. Come già detto, la carenza di cibo porta gli ungulati m città attraverso i corridoi ecologici e i video girati a Piazza Mazzini, ad esempio, dimostrano che sono stati attirati dalla presenza delle ghiande. È chiaro che l’abbandono di rifiuti peggiora la situazione, abbiamo dato mandato ad Ama di effettuare una pulizia costante delle batterie di cassonetti più vicine alle aree dei parchi dove vi è presenza di cinghiali”.
Nel frattempo, sui social vengono rilanciate le immagini di ratti e nutrie nei pressi di Castel Sant’Angelo…
“Il dipartimento Ambiente ha un piano di interventi di derattizzazione che vengono effettuati utilizzando le caditoie e le “bocche di lupo” stradali per la posa delle esche in particolare quelle vicine ad aree critiche quali, ad esempio, le postazioni di cassonetti dei rifiuti”.