Che la pandemia, e il conseguente lockdown, abbia colpito in maniera catastrofica le imprese è un dato ormai assodato. Una crisi economica, quella innescata dal Covid, senza precedenti; una situazione che ha portato il 26% delle imprese romane a non chiudere nel mese di agosto, per recuperare parte degli incassi perduti causa chiusure preventive.
Questo è quanto emerge da una ricerca promossa dalla Cna di Roma, in collaborazione con Swg, in cui il 31 per cento degli imprenditori intervistati dichiara di rimanere aperto come al solito, il 33% chiude come al solito, il 10 per cento ha scelto di restare chiuso più a lungo del solito e ben il 26% sceglie di rimanere aperto o di ridurre le ferie per cercare di recuperare parte dei guadagni perduti a causa della pandemia.
Questo è un chiaro segnale di quanto le imprese abbiano patito la pandemia ma anche di come, allo stesso tempo, queste siano pronte a ripartire e fare sacrifici pur di non cedere alle difficoltà incontrate durante questo periodo difficile per tutti; ha commentato in una nota Stefano Di Niola, segretario di Cna di Roma.
Roma dunque non si ferma, neanche ad agosto. Un segnale di forza di volontà senza appelli, che fa ben sperare per il futuro del Paese intero.