La giunta ha approvato oggi la delibera che adotta la bozza del nuovo regolamento per la disciplina del suolo pubblico da concedere alle attività commerciali per tavolini e dehors: ora il documento dovrà passare al vaglio dei Municipi e poi dell’Assemblea capitolina. Lo ha reso noto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri oggi in Campidoglio.
“Interveniamo su un settore che viene da anni di regole vecchie e da una lunga fase di deroghe per il Covid, che hanno determinato una situazione di insufficienza e incertezza della qualità – ha detto -. Avere una maggiore utenza, dove di solito ci sono strade buie o parcheggi è giusto, è giusto che sia stimolata una maggiore attività in alcune zone della città ma da altra parte al centro c’è chi si è spinto già oltre gli spazi autorizzati dalle maggiori occupazioni. La nostra filosofia è tutelare le zone più pregiate, imporre criteri qualitativi e migliorare la qualità delle nostre strade, per avere una città più viva e animata ma anche tutelare il decoro delle zone che hanno avuto una atrofia del sistema”, ha sottolineato. Il sindaco ha voluto precisare: “Vorrei che non passasse il concetto per cui sembra che si debba scegliere chi premiare e chi punire, tra commercianti e residenti. Pensiamo che questo sia un punto di vista totalmente sbagliato e che invece, come stiamo facendo, sia necessario trovare una soluzione per entrambi”.
Cosa prevede il nuovo regolamento
La superficie che può essere autorizzata all’esterno per tavolini e dehors a Roma, in base a quanto prevede il nuovo regolamento, sarà calcolata sulla somma delle superfici della somministrazione, delle cucine e dei servizi.
“Abbiamo fatto questo ragionamento per evitare di penalizzare chi investe su grandi cucine e servizi, magari favorendo anche l’inclusione con bagni per i disabili più ampi – ha detto l’assessora al Commercio di Roma, Monica Lucarelli -. Finora il calcolo veniva fatto sulla superficie di somministrazione e quindi erano avvantaggiati soltanto coloro che avevano magari un microcucinino e tutti tavoli all’interno”.
Anche gli alberghi se hanno la cucina al piano terra o al piano rialzato potranno fare richiesta per mettere tavolini esterni. “Gli alberghi adesso possono fare richiesta, ovviamente solo se hanno la somministrazione al piano terra o rialzato – aggiunge Lucarelli – Chi ha un roof o il ristorante al terzo piano non può farlo, sarebbe concorrenza” sleale”.
Le pedane per i tavolini e i dehors con il nuovo regolamento a Roma saranno autorizzate “soltanto dove il marciapiede non ha un’ampiezza disponibile per i tavolini e la pedana non intralcia la circolazione” ma “non dovranno occupare uno spazio superiore ai due stalli auto” e “ovviamente saranno vietate nel sito Unesco”, ha detto l’assessora . Nel dettaglio dovranno essere massimo 25 metri quadrati nella città storica e 42 metri quadrati in altre zone.
Il nuovo regolamento per tavolini e dehors a Roma prevede, inoltre, un catalogo arredi da rispettare obbligatoriamente. “Il catalogo arredi, da quando entrerà in vigore, sarà obbligatorio” per bar, locali e ristoranti e quindi gli esercenti “o scelgono da quello comunale oppure devono avere un parere della sovrintendenza, che a quel punto è obbligatorio”, ha detto Lucarelli. Le nuove misure dal momento dell’approvazione in Assemblea capitolina, dove potranno intervenire comunque modifiche, scatteranno nei successivi 18 mesi per consentire agli esercenti di programmare gli investimenti e considerare se effettuare o meno la richiesta di uno spazio esterno.
Nel nuovo regolamento per la gestione degli spazi esterni di tavolini e dehors per bar e ristoranti c’è, inoltre, “la possibilità di presentare progetti unitari per quegli esercizi che fino all’80 per cento insistono sulla stessa piazza o strada, potranno presentare un progetto condiviso e potranno avere fino al 20 per cento della superficie concedibile” ha concluso l’assessora. “Spero che questa formula si diffonda molto al centro storico”.