Prende il via in Campidoglio il programma di Razionalizzazione della spesa. La giunta capitolina, anche alla luce del mancato compimento della riforma avviata dal commissario straordinario Francesco Paolo Tronca, ha infatti approvato una memoria di giunta firmata dall’assessore Mazzillo le linee guida necessarie a “garantire la piena operatività” del Dipartimento per la razionalizzazione della spesa (Drs) che, istituito nel 2010 dalla giunta Alemanno, dopo aver garantito nel primo biennio risparmi per 89 mln, nel tempo ha perso operatività ed efficienza, mentre la riforma avviata da Tronca è rimasta incompiuta per “una serie di difficoltà organizzative e incongruenze procedurali”.
Moltiplicazione delle sedi – oggi 4 – con conseguenti problemi organizzativi e riflessi sui costi, carenza di figure professionali appropriate, elevato numero di stazioni appaltanti, difficoltà nell’esercizio delle attività di controllo: sono le principali criticità riscontrate, alle quali il Campidoglio intende porre rimedio con interventi nel breve e nel lungo periodo. Nell’immediato, sarà circoscritto il perimetro delle attività e l’ambito di azione del Drs, spostando le attività relative ad altri ambiti nelle strutture deputate a gestire l’intero processo, mentre lo stesso Drs sarà qualificato come stazione appaltante, al fine di consolidare il modello di centrale unica di committenza per il gruppo “Roma capitale”. Prevista inoltre la razionalizzazione delle sedi, la predisposizione di un programma di razionalizzazione della spesa per beni e servizi per il triennio 2018-2020 e la rinegoziazione in corso dei contratti maggiormente onerosi.
L’obiettivo, nel lungo periodo, è generare ulteriori risparmi grazie all’ampliamento della spesa aggredibile, calcolata dagli uffici capitolini in circa 1,8 miliardi di euro.
Per questo saranno rivisti i processi di acquisizione, definendo regole di acquisto comune a tutte le strutture capitoline e professionalizzando i “buyer” con l’avvio di una collaborazione sistemica con soggetti interni, come il Simu, ed esterni come Consip, per rafforzare le competenze professionali del personale. Prevista inoltre la collaborazione con altre centrali di committenza per condividere il know-how e l’implementazione dei una piattaforma di e-procurement, nonché la digitalizzazione di tute le fasi del processo al fine de monitoraggio e del controllo dei contratti e della spesa.
Le azioni, si legge nella memoria di giunta, dovranno essere accompagnate da un rafforzamento organizzativo del Drs, con un adeguamento della dotazione organica mediante il reperimento di professionalità interne a Roma capitale o, in via subordinata, mediante la scelta di una società altamente specializzata in materia. Al Drs, infine, viene affidato anche il compito di realizzare un sistema informativo unico degli appalti, per superare quelli settoriali di cui oggi dispone l’amministrazione.