Condoni: Veloccia, 600mila euro per digitalizzare le pratiche 

Rapida decisione dell'assessore all'Urbanistica per aggirare i tempi lunghi per la riapertura dell'Ufficio condoni. Rafforzato anche il personale dedicato alla informatizzazione dei documenti

Il nuovo assessore all'Urbanistica di Roma Maurizio Veloccia.

L’intervista del Corriere Roma all’assessore comunale all’Urbanistica, Maurizio Veloccia, sull’ufficio condono edilizio (Uce) che reterà chiuso, non si sa fino a quando.

Assessore, partiamo dalla fine: quando riapre l’Uce?

“Non saranno tempi brevi. Sulla presenza di amianto sono in corso ulteriori verifiche e ü sistema antincendio è inadeguato, data la massiccia presenza di carta negli uffici. L’intero edificio va messo in sicurezza”.

Intanto spostare altrove i faldoni appare complicato, visto anche il caos che regna negli archivi… 

“II punto di partenza deve essere infatti un altro, la digitalizzazione di tutte le pratiche per renderle consultabili e fruibili dai pc di tecnici, cittadini e ovviamente dipendenti dell’ufficio”.

Qualche mese fa il collegio dei geometri si offerto invano di scansionare i documenti… 

“E la nostra priorità. Entro poche settimane contiamo di far partire la gara per informatizzare 50mila pratiche, già identificate tra le 180mila arretrate”.

Con quale criterio? 

“Sono quelle che Risorse per Roma ha individuato come “movimentabili” ossia con procedure già avviate, richieste già completate, in alcuni casi con sanzioni già versate. Molte altre giacciono invece “dormienti” da anni”.

Una soluzione comunque parziale. 

“Il lavoro da fare è tantissimo, ma cosi contiamo di aggredire una prima parte consistente degli arretrati per poi alleggerire anche il resto del lavoro con l’i n format izz azione delle procedure. È questo l’altro punto sul quale insistere, far sì che la procedura “semplificata” oggi in vigore sia davvero fruibile”.

Di che cifra parliamo in termini di spesa e che tempi ci sono per questo progetto? 

“Siamo nell’ordine di grandezza dei seicentomila euro. Abbiamo preferito fare cosi anziché indire tanti piccoli bandi annuali. Nel medio periodo se ne vedranno i benefici”.

Dipendenti arrestati per mazzette, direttori sostituiti in serie, archivi sparpagliati fuori dalla Capitale, cogestione non sempre lineare con Risorse per Roma e società esterne. Che situazione ha trovato negli uffici dcll’Uce? 

“Una situazione obbiettivamente complicata per tutto quello che ha elencato, alla quale va aggiunta la legittima aspettativa e impazienza dei cittadini che da anni aspettano una risposta alle loro istanze. Ma posso garantire, per averlo visto di persona, che anche in queste condizioni i dipendenti degli uffici si impegnano al massimo nel loro lavoro”.

Contattare l’ufficio resta un’impresa impossibile, sia al telefono che via mail. C’è un problema di organico?

“L’altra cosa che faremo entro novembre è raddoppiare il personale dedicato all’informatizzazione dei fascicoli aggiungendo in questa ottica una seconda ‘isola digitale’ dove scansionare i documenti”.

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