Condono a Roma: ferme 180mila pratiche di quarant’anni fa

Secondo Buono, neo presidente della Cassa geometri, lo stallo amministrativo pesa sul ‘’Superbonus’’ che registra solo un centinaio di richieste

A Roma ci sono ancora 180mila pratiche di condono edilizio inevase. E questo limita l’accesso ai “bonus del Governo, perché gli edifici devono essere in regola”.

Diego Buono è stato appena rieletto presidente della Cassa geometri, ed interviene, come riferisce  ‘Il Corriere della Sera’, sulle difficoltà che nella capitale, un condono che risale a quarant’anni fa, non solo non è arrivato in porto, ma è ancora in alto mare, e incontra difficoltà oggi chi vuole beneficiare degli attuali incentivi. Tanto è vero che i superbonus richiesti per le ristrutturazioni del 110 per 100, a Roma raggiungono si e no il centinaio, e secondo i dati dei geometri almeno finora sono 98 in tutto.

“Certo”, aggiunge Diego Buono, “molto dipende anche dal tipo di incentivo al quale si vuole accedere, vi sono dei “bonus” ordinari dei quali si può beneficiare, seppure con difficoltà. Perché la realtà è che tutto il patrimonio immobiliare di Roma non è stato ancora digitalizzato, e quindi per avere autorizzazioni e permessi, per i quali è necessaria la storia dell’immobile, è sempre molto complicato”.

In particolare proprio per le troppe pratiche inevase del condono edilizio, “per cui i cittadini che pure le hanno regolarmente presentate a suo tempo, non solo sono ancora in attesa, ma non possono accedere a molti incentivi, compreso il “bonus sisma” , che potrebbe essere molto utilizzato perché permette di rafforzare la struttura del proprio edificio adeguandolo alle norme sismiche”.

Eppure i geometri, una professione che a Roma conta 3500 liberi professionisti, in grande maggioranza uomini (le donne sono in tutto 219) si dichiarano pronti a dare una mano alla pubblica amministrazione, purché anche gli immobili di Roma possano tornare in regola, almeno quelli che ne hanno diritto.

Visto che l’amministrazione non riesce in tempi brevi a dare riscontro alle richieste di accesso agli atti delle licenze edilizie, secondo Buono si potrebbe creare una sinergia con gli ordini professionali per poter smaltire quanto prima le richieste, Compresa la definizione delle pratiche del condono

Tanto più che recentemente il consiglio nazionale dei geometri ha firmato un accordo con il ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta “con il quale si sancisce la sinergia tra la pubblica amministrazione e le professioni”.

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