Confagri, economia circolare in campi contro lo spreco del cibo

Oggi è la Giornata nazionale contro lo spreco alimentare: da Roma a Milano, recuperate tonnellate di cibo che sono state poi distribuite grazie ai circuiti solidali

“L’agricoltura non spreca cibo, anzi da sempre applica i principi dell’economia circolare, cercando di recuperare attraverso il riutilizzo degli scarti agricoli”. Lo sottolinea il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, in occasione dell’ottava Giornata nazionale contro lo spreco alimentare, richiamando l’attenzione su un tema di grande attualità, che non riguarda solo il consumo domestico, ma l’intera filiera agroalimentare, lungo la quale ci sono ancora molte, troppe dispersioni.

Confagricoltura ribadisce il contributo fondamentale che possono dare le imprese agricole nella lotta allo spreco e nell’attuazione del Piano nazionale contro gli sprechi alimentari, di cui l’Italia si è dotato già da qualche anno. Il lavoro da fare è ancora lungo e va accompagnato da un cambiamento di abitudini e costumi, su cui anche l’Organizzazione sta contribuendo e di cui si iniziano a intravedere i primi segnali.

Prova ne è la consapevolezza degli italiani rispetto alle questioni ambientali e al consumo di cibo, che si è ridotto dell’11,9% secondo il rapporto ‘Il caso Italia’ del Waste Watcher International Observatory. “Un importante passo avanti, che non deve però fare abbassare la guardia su un fenomeno che resta comunque ancora diffuso”.

Da Roma a Milano recuperate tonnellate  di cibo

Nel 2020 il Centro Agroalimentare di Roma ha recupero 9 tonnellate di cibi freschi relativi che – spiega il presidente dell’Assemblea Capitolina Marcello De Vito – “sono stati ‘salvati’ e distribuiti, grazie ai circuiti solidali romani, a quanti vivono condizioni di particolare difficoltà. È la fotografia di una realtà diversa da quella con la quale ci siamo confrontati fino a non molto tempo fa, che invita a riflettere non solo sul valore del cibo ma anche sul forte impatto negativo dello spreco sull’ambiente” ha proseguito il presidente.

Mentre a Milano due hub di quartiere promossi contro lo spreco alimentare sono state raccolte oltre 76 tonnellate di cibo che sono state distribuite alle famiglie più in difficoltà. Le famiglie raggiunte sono oltre 3.300, in cui vivono 1.630 minori, per circa 152.000 pasti equivalenti. “Entro l’estate verranno aperti altri due hub di quartiere con nuovi partner, al Corvetto e al Gallaratese“, ha commentato la vice sindaca del Comune di Milano, Anna Scavuzzo.

NaturaSì aiuta i campi

In Italia e nel resto d’Europa il 21% dello spreco alimentare avviene direttamente nei campi, secondo la Fao: con l’operazione “CosìPerNatura”, la scelta di mettere in vendita anche i prodotti fuori standard, lo spreco scende al 4% e si riduce di 5 volte. A ricordarlo è NaturaSì, azienda del biologico in Italia, in occasione della Giornata Nazionale di Prevenzione contro lo Spreco Alimentare promossa dalla campagna Spreco Zero di Last Minute Market con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente che si celebra il 5 febbraio.

“Molti prodotti dell’ortofrutta vengono buttati perché non sono conformi a standard di bellezza e uniformità che il mercato ha imposto e che i consumatori hanno interiorizzato”, spiega Fausto Jori, amministratore delegato di NaturaSì. “Un principio assurdo – aggiunge – che va contro uno dei valori fondanti dell’agricoltura biologica e biodinamica che dà spazio a sementi non ibride e autoctone, selezionate per la loro vitalità e produttività.”

È proprio per sfidare questo modello che l’azienda ha lanciato a giugno dell’anno scorso con Legambiente la campagna CosìPerNatura. “Ad oggi un 5-6% dell’ortofrutta venduta nei nostri punti vendita (650 tonnellate circa) appartiene ai CosìPerNatura” spiega Jori, passando da un 20% circa di prodotto scartato ad un massimo del 4%. “L’obiettivo dell’azienda – conclude – è quello di arrivare a 2.500 – 3.000 tonnellate annue”. Infine, per agevolare e sensibilizzare ulteriormente i consumatori, NaturaSì ha aderito con circa 100 negozi all’app contro lo spreco To Good to Go che ha permesso la vendita di 43.000 magic box equivalenti ad altrettanti chilogrammi di cibo ‘salvato’.

 

 

 

 

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