La Pasqua in arrivo puo’ essere un’opportunita’ per tante imprese artigiane della Capitale.
A Roma, tra forni, pasticcerie, gelaterie e cioccolaterie, superiamo ancora le 2.600 attivita’, con un fatturato che, con molta fatica, sta cercando di ritornare ai circa 320 milioni di euro del periodo pre-covid. E’ quanto si legge in una nota di Confartigianato Roma.
“Durante il periodo piu’ duro del covid, a causa delle limitazioni introdotte, abbiamo registrato un forte aumento del fai-da-te, testimoniato dal boom nelle vendite di farina, lievito e preparati dolciari, con una conseguente riduzione della vendita dei prodotti Artigianali. Finito lo stato di emergenza, subiamo ora l’aumento del costo delle delle materie prime e dell’energia – sottolinea il presidente di Confartigianato Roma, Andrea Rotondo – L’impresa artigiana risponde limitando il piu’ possibile gli aumenti parziali dei prezzi di vendita, a costo di ridurre i margini, senza rinunciare alla qualita’ del prodotto. Le restrizioni hanno accelerato da parte delle aziende l’acquisizione di competenze sulla promozione della qualita’ dei prodotti artigianali, l’utilizzo di piattaforme di vendita e la capacita’ di consegna a domicilio. L’obiettivo e’ tornare al 2019 quando il 20 per cento del mercato romano delle Colombe, stimato in circa 20 milioni di euro, e delle Uova, stimato in circa 30 milioni, proveniva da produzioni Artigianali”, conclude la nota.