La Corte dei Conti ‘promuove’ i conti della Regione Lazio. La sezione regionale di controllo per il Lazio della Corte dei Conti, presieduta dal presidente Roberto Benedetti ha parificato il rendiconto generale della Regione Lazio per l’esercizio finanziario 2018.
“La gestione sanitaria, nella Regione Lazio in stato di commissariamento, è sottoposta ad una stretta vigilanza da parte dei Tavoli di monitoraggio. La Regione è riuscita a contenere la tendenza espansiva dei costi del settore sanitario (pur se emerge un aumento degli stessi nell’anno 2018 rispetto agli anni precedenti) e ad avviare un’azione di risanamento strutturale che ha consentito di ridurre in maniera rilevante il debito del comparto sanitario che, dagli 8,08 miliardi di euro del 2012 è passato a 3,51 miliardi”.
È quanto si legge nella relazione in udienza sulla sanità riferita al giudizio di parifica del rendiconto generale 2018 della Regione Lazio. “A fronte di tale riduzione, risulta tuttavia ancora elevato il debito della Regione riferito alla sanità – è spiegato – che deve aggiungersi a quello proprio del comparto sanitario e che ammonta, al 31 dicembre 2018, a 9,52 miliardi, con una riduzione di circa 256 milioni rispetto all’anno 2016. Emerge anche la presenza di un consistente debito potenziale dovuto a un rilevante ammontare di contenzioso con i creditori delle aziende sanitarie che se pur fronteggiato, secondo quanto espresso dalla Regione, da un congruo fondo rischi, necessita di appropriati monitoraggi e controlli. Tale rilevante esposizione debitoria si ripercuote sui costi della gestione in termini di interessi passivi e oneri finanziari, pari nell’anno 2018 a 71,2 mln di euro solo per il comparto sanitario.
Questa Corte ritiene essenziale, data la presenza di una molteplicità di centri decisionali di spesa in ambito sanitario, la esplicitazione dell’eventuale mancato raggiungimento dei risultati programmati, al fine di attuare le dovute correzioni, sia nei confronti delle singole aziende sanitarie che dei settori nei quali si concentra la gestione di rilevanti risorse, anche al fine di premiare realtà più efficienti rispetto ad altre. La riduzione dei costi incongrui permetterebbe di liberare risorse che potrebbero essere allocate in altri settori, quali gli investimenti. La Regione dichiara che il mandato commissariale ha assicurato il miglioramento dei Lea che risulta in netta crescita rispetto al passato, come accertato dagli organi competenti”.
“Il risultato di amministrazione per il 2018 è pari a euro 730.481.745,22 in netto miglioramento rispetto a quello del 31 dicembre 2017 ammontante a – 450.019.511,15 euro”. E’ quanto si legge nella requisitoria del procuratore regionale della Corte dei Conti in merito al giudizio di parifica della Regione Lazio.
“Tale saldo non è rappresentativo del disavanzo effettivo, che si ottiene aggiungendo algebricamente alla somma anzidetta la parte accantonata e la parte vincolata – è specificato – Tale risultato è pari per il 2018 a – 7.824.489.866,22 euro. Anche questo risultato è migliore di quello del 2017 pari a – 8.954.312.720,45 euro. Va inoltre ricordato che ai fini del ripiano del disavanzo finanziario di parte capitale, che nel 2017 era pari a 1.054.429.873,36 euro, l’amministrazione ha contratto, nel dicembre 2018, un mutuo di pari importo con Cdp. L’indicatore di tempestività dei pagamenti, pari a -23,60 (il valore scende a -24,87 al netto della Gsa, il cui valore è pari a – 2,38), è in netto miglioramento rispetto allo scorso anno che vedeva l’indicatore pari a – 12,97”.