Gli aggressori dei giornalisti durante la manifestazione contro il green pass sono esaltati e ridicoli. “Chi ha aggredito un cittadino italiano, un giornalista o chiunque sia, deve essere garantito alla giustizia e punito secondo le leggi della Repubblica italiana”. Lo ha detto il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, interpellato in merito alle aggressioni subite da due giornalisti durante le manifestazioni contro il green pass, a margine della visita al centro accoglienza di Villa Monte Mario a Roma, dove sono stati vaccinati una cinquantina di profughi afghani arrivati in Italia negli ultimi giorni. “Nessuno può aggredire un altro cittadino e restare impunito.
La prima richiesta è che i responsabili delle violenze siano individuati e sottoposti al percorso di carattere giudiziario – ha aggiunto il governatore -. La violenza da parte di questi esaltati, che si è manifestata ancora oggi, non va confusa con chi legittimamente ha delle perplessità: persone che devono essere nostri interlocutori e che vanno convinti a vaccinarsi – ha proseguito Zingaretti -. Queste manifestazioni minoritarie sono figlie di fanatici esaltati che confermano esclusivamente che sono motivati dall’odio, addirittura a prescindere dal tema del vaccino”.
Inoltre, secondo Zingaretti “sono un po’ ridicoli. Non dimentichiamoci mai che questi folli estremisti no-vax sono tutti vaccinati perché da bambini hanno avuto il vaccino per la pertosse, o l’epatite che in Italia, per fortuna, sono malattie che grazie a quei vaccini sono state sconfitte. E’ folle, invece, che dei vaccinati stanno alzando questa cagnara immonda contro un virus in circolazione e pericoloso. “Con queste minoranze estremiste non bisogna avere alcun dialogo- ha aggiunto Zingaretti – soprattutto se negano la libertà agli altri, vanno prese in considerazione dal punto di vista giudiziario. Anche sul green pass siamo al ridicolo.
Già oggi per iscrivere i bambini nelle scuole comunali bisogna presentare il certificato vaccinale ed è giusto così, perché se io voglio essere libero di mandare i miei figli in una scuola, così come andare a cena o a teatro, al cinema, pretendo che tutto questo avvenga in piena sicurezza”, ha concluso.