Crac Condotte: Indagine a Roma, verifiche su consulenze

Espresso, date a fratello Boschi e ex presidente Fondazione Open

Guardia di Finanza

Una indagine per fare luce sul dissesto finanziario di Condotte per l’Acqua, una della maggiori aziende di costruzioni in Italia, è stata avviata da alcuni giorni dalla Procura di Roma. Ne da’ notizia il settimanale L’Espresso in una inchiesta che compare sul numero in edicola domenica. I magistrati di piazzale Clodio, che hanno delegato le indagini al nucleo di polizia tributaria della Guarda di Finanza di Roma, al momento procedono contro ignoti. Stando a quanto afferma L’Espresso dalle carte dell’indagine emergerebbero una serie di consulenze che Condotte, attraverso sue società controllate, avrebbe garantito a Emanuele Boschi, fratello dell’ex ministro Maria Elena, e a Alberto Bianchi, uomo molto vicino all’ex presidente del consiglio Matteo Renzi nonché ex della fondazione Open, legata all’ex segretario del Pd.

Sia Boschi, che ha avrebbe ottenuto una consulenza di 150 mila euro, che Bianchi hanno siglato accordi con società della galassia Condotte: la Inso (che ha firmato il contratto con Boschi attraverso lo studio legale BL, tra i cui partner c’è anche il tesoriere del Pd Francesco Bonifazi) e la Nodavia spa. Si tratta delle due societa’ che stanno lavorando alla realizzazione della nuova Tav di Firenze e che, secondo i nuovi commissari, hanno contribuito “in maniera significativa”, afferma il settimanale,al crac dell’impero. Committente dell’opera è Rfi, controllata da Ferroviedello Stato. Secondo quanto rivela L’Espresso il contratto di Bianchi è stato firmato nel 2016. Quello di Boschi viene siglato da Inso nel 2018.

A tal proposito il periodico cita il verbale del consiglio sindacale, riunito il 9 maggio, dal quale emergerebbe che “i membri del collegio sindacale – scrive il settimanale – non sono convinti della decisione ‘dei vertici aziendali’ di conferire a Boschi, ‘che già conosce la società’ un expertise legale. Così i sindaci chiedono al cda di selezionare l’esperto ‘tra una rosa’ più ampia ‘di possibili candidati'”‘. Infine L’Espresso sostiene di avere scoperto che “dall’agenda elettronica della proprietaria di Condotte e delle sue controllate, Isabella Bruno Tolomei Frigerio, che ministri ed esponenti del governo Renzi e del governo Gentiloni – è detto nell’articolo -hanno avuto alcuni appuntamenti con la donna, l’amministratore delegato del gruppo (il marito Duccio Astaldi, arrestato lo scorso marzo per corruzione in un’inchiesta della procura di Messina) e Franco Bassanini. Al tempo presidente del consiglio di sorveglianza di Condotte e pure ‘consigliere speciale’ a Palazzo Chigi prima di Renzi e poi di Gentiloni”.

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