“Abbiamo approvato in giunta una proposta di legge che renderà il Lazio una delle prime Regioni italiane ad investire sui caregivers familiari. Stanzieremo 15 milioni di euro nel triennio 2024-2026, di cui il 20% destinati a quanti tra loro sono giovani studenti, dando un segnale concreto di vicinanza a figure spesso dimenticate. La Regione Lazio sente forte il dovere di essere accanto alle oltre 25.000 donne e uomini che, ogni giorno, donano se stessi per i più fragili”. Così sui social il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca.
La proposta di legge è composta da 15 articoli ed è finalizzata alla valorizzazione e piena integrazione della figura del caregiver familiare come componente della rete di assistenza alla persona. “La normativa – spiega l’assessore ai Servizi sociali Massimiliano Maselli – risponde all’esigenza di colmare una lacuna nell’ordinamento regionale rappresentata dalla mancata disciplina connessa alla funzione di rilevante valenza sociale, economica e morale, svolta dai quasi 25.000 caregiver familiari che operano nella nostra regione. Il caregiver familiare svolge un ruolo centrale nel sistema integrato dei servizi sanitari, sociosanitari e socioassistenziali dedicati alle persone con disabilità, non autosufficienti e anziani fragili. La Regione Lazio, con questa proposta di legge, intende dotarsi di una disciplina organica che tuteli i diritti del caregiver familiare come soggetto autonomo e distinto dall’assistito”.
Tra gli aspetti rilevanti della proposta di legge, l’istituzione, in via sperimentale, del budget personale del caregiver familiare quale contributo a fondo perduto finalizzato a sostenere le spese connesse alla cura della propria persona, al tempo libero, alla formazione e all’aggiornamento professionale. Si promuovono anche azioni a sostegno della conciliazione tra attività lavorativa e attività di cura e di assistenza, come accordi con le associazioni datoriali per il sostegno di caregiver familiari-lavoratori mediante una maggiore flessibilità oraria. Inoltre, può essere riconosciuta dalla Regione l’attività di cura e di assistenza prestata dal caregiver familiare attraverso l’assegnazione di un punteggio aggiuntivo nei concorsi pubblici per personale infermieristico e operatore sociosanitario indetti da enti dipendenti o vigilati dalla Regione.
“La proposta di legge – conclude Maselli – prende in considerazione anche i caregiver giovani, stimando che circa il 7% dei giovani compresi tra i 16 e i 26 anni possa essere un caregiver. A loro favore vengono individuate specifiche iniziative per consentire percorsi agevolati per il riconoscimento dei crediti formativi e per la riduzione delle tasse universitarie”.