Dai tram a cavalli alla rete elettrica: la nascita della rete tranviaria a Roma

Focus storico sull’evoluzione del trasporto pubblico capitolino nell’800

Mentre oggi, nel 2018, a Roma ferve il dibattito su quali siano gli strumenti per rilanciare il trasporto pubblico – e lo sviluppo della rete tranviaria rappresenta uno degli obiettivi dell’attuale amministrazione – ecco un focus sull’origine dei tram nella Capitale.

Verso la metà dell’800, la modalità con cui la Roma intendeva il trasporto pubblico locale non era rappresentata da carrozzoni trainati da cavalli.

Come racconta Antonio Venditti su Specchio Romano, il primo servizio fu inaugurato nel 1845 e collegava la Basilica di San Paolo con Piazza Venezia. Si chiamava Omnibus ed era un carrozzone trainato a cavalli che riempiva le strade di Roma di liquami maleodoranti.

È solo nel 1870 che il carrozzone fu messo su rotaia andando a creare una sorta di tram a trazione animale. Nel frattempo non mancavano le sperimentazioni per aprire il trasporto pubblico di Roma a sistemi più moderni come i tram a vapore, ma c’erano problemi tecnici causati essenzialmente dalla pesantezza delle motrici.

Venditti stima che le linee Omnibus trainate dai cavalli fossero all’inizio 7, poi 14 nel 1880 e infine 23 nel 1885.

Per il primo progetto vero e proprio di tram su rotaia trainato dai cavalli bisognò aspettare il 1877, quando una società belga ottenne la costruzione e l’esercizio di una linea sulla Flaminia, da Piazza del Popolo a Ponte Milvio. Un percorso simile a quello effettuato oggi dal tram 2.

Poi, nel 1879, nacque la tranvia a cavalli Termini-Campo Verano e l’anno successivo, con la costruzione di Via Nazionale, quella da Termini a Piazza Venezia.

Nell’ultimo decennio dell’800, scrive Venditti, i tempi erano maturi per attuare la trazione elettrica, di cui si era fatto interprete nel 1879 all’Esposizione Industriale di Berlino il tedesco Werner von Siemens.

È il 1894 l’anno in cui a Roma nasce la prima linea tranviaria elettrica operante tra San Silvestro e Stazione Termini. La linea fu concessa alla SRTO che da lì a breve avrebbe dato vita a un rapido sviluppo dell’elettrificazione delle linee tranviarie romane.

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