Nel primo semestre 2022 “decollano” i porti di Roma e del Lazio. In generale, per quanto riguarda il dato complessivo dei tre porti laziali – fa sapere il Network portuale di Civitavecchia-Fiumicino-Gaeta – si evidenzia un traffico merci complessivo pari a 7.315.826 tonnellate con una crescita del 20,5% rispetto al primo semestre del 2021 e del 2,6% anche rispetto al primo semestre del 2019, prima della pandemia da Covid19.
Civitavecchia, il maggior scalo del network regionale, registra un aumento del traffico merci del 16,2% (si tratta di 5.171.176 tonnellate, in crescita del 9,6% anche rispetto al I semestre 2019, quando fece registrare 4.718.621 tonnellate), Gaeta del 3%, mentre il porto di Fiumicino, con la ripresa della movimentazione dei soli prodotti petroliferi che servono il vicino aeroporto internazionale Leonardo Da Vinci, chiude il primo semestre dell’anno con un +63,2%. Continua anche la ripresa del traffico dei passeggeri di linea che registra un aumento del 51,7% (+143.236) e un totale di 420.377 passeggeri. Ma i numeri piu’ significativi in termini di crescita di traffico passeggeri riguardano il comparto delle crociere che, movimentando un totale di 630.697 crocieristi nei primi sei mesi del 2022, ha fatto registrare un incremento pari al 739,4% e 555.564 crocieristi in piu’ che sono transitati nel porto di Roma.
I dati semestrali del network soddisfano il presidente dell’AdSP, Pino Musolino, che sottolinea come “numeri di questi primi sei mesi del 2022 sono il risultato del lavoro che, passo dopo passo e con grande entusiasmo, stiamo portando avanti. Il trend positivo dei porti del network, iniziato gia’ lo scorso anno, e’ il risultato di un impegno costante e, soprattutto, della volonta’ di crescere come sistema portuale puntando sulle potenzialita’ di ciascun porto”. “L’ aumento di oltre il 20% del tonnellaggio complessivo dei traffici del network rispetto ai primi sei mesi del 2021 – continua Musolino – indica chiaramente che stiamo procedendo sulla strada giusta. E con cio’, mi preme sottolineare l’inversione di tendenza, rispetto al recente passato, che si registra nel settore dei container”.