Prima la sostituzione di 2.700 cassonetti in strada, poi arriverà anche quella dei cestini. Il centro storico è pronto a salutare le centinaia di contenitori di ferro piazzati due anni fa davanti ai monumenti più importanti della capitale e lungo le vie dello shopping dall’ex giunta Raggi.
I romani, sempre pronti alla battuta, vista la forma li ribattezzarono immediatamente «urne cinerarie». Ora si preparano al commiato. La presidente del I Municipio, Lorenza Bonaccorsi scrive infatti ad Ama per mandare in pensione le “urne cinerarie’’, costate ben 360 euro l’una. Lo si apprende da ‘’La Repubblica’’ che riporta il parere degli stessi netturbini all’epoca: «L’imboccatura è troppo stretta, basta una bottiglietta di traverso e i rifiuti non vanno più giù. E come se non bastasse, quando non si intoppano, è un problema anche lo svuotamento». Insomma, questione di decoro e praticità. Adesso il cambio.
Nelle prossime settimane, recepito l’inputdella minisindaca Bonaccorsi, l’azienda di via Calderón de la Barca inizierà a lavorare a un nuovo bando per la sostituzione dei cestini modello urna. O «ad anfora», come spiegava due anni fa il vecchio management di Ama dopo le critiche apparse su social e giornali.
Una delle tante operazioni che serve a consolidare i risultati dei pianostraordinario di pulizia voluto dal sindaco Roberto Gualtieri e chiuso giusto la scorsa domenica. In questo caso l’obiettivo è dotare il centro storico di arredi più funzionali. Cestini che, sentite Sovrintendenza capitolina e Soprintendenza, dovranno garantire tanto la sicurezza che un impatto visivo minimo. O comunque, per quanto possibile, di avere un design in grado di amalgamarsi il più possibile con la bellezza dei tesori del centro storico.
Della partita sarà anche la prefettura. I cestini che il I Municipio ha chiesto ad Ama di archiviare dovranno essere sostituiti con contenitori approvati dalla prefettura. Gli uscenti arrivarono per togliere di mezzo le buste trasparenti, svolazzanti e spesso prese di mira dai gabbiani a caccia di cibo, richieste da palazzo Valentini per ii Giubileo straordinario della Misericordia.
Motivazioni che evidentemente non convincono Lorenza Bonaccorsi, minisindaca ed ex sottosegretaria al Turismo: «Troveremo unasoluzione in accordo con la Sovrintendenza capitolina, che incontrerò a breve, e poi con quella statale. Servono elementi più decorosi e funzionali».
Insomma, che siano a forma di anfore o di urne, la decisione è presa: quei i cestini vanno tolti e rimpiazzati. Anche perché, come sottolineava al loro esordio Stefano Marin, allora consigliere municipale e oggi assessore all’Ambiente del centro storico, ai contenitori manca pure un elemento spengi-sigarette per consentire ai fumatori di gettare le cicche all’interno del cestino». Un motivo in più per cambiare.