Degrado: Salario e Coppedè strade a rischio per pedoni e scooter

Dal quartiere Africano a Coppedè solo toppe sull'asfalto. La mancanza di marciapiedi. L’ira dei residenti inascoltati. Il solito scarico di responsabilità fra Comune e Municipio.

Il quarto capitolo del viaggio del Corriere della Sera nella città-groviera riguarda Nemorense-Salario, una zona piuttosto ampia che dal quartiere Africano, passa percorso Trieste e Coppedè, e arriva fino a piazza Fiume. Qui quando si cammina per i marciapiedi o si attraversano le strisce pedonali – scrive il ‘’Corriere della Sera’’ –  conviene non alzare troppo lo sguardo, anche se le palazzine di alcune vie meriterebbero di essere ammirate, ma il rischio di inciampare e cadere è troppo alto.

Così come sta diventando sempre più pericoloso viaggiare con gli scooter. Via Anapo, via di villa Ada, via Taro, via Sebino: tutte strade costellate di crepe e buche, «Non è di nostra competenza sta diventando la scusa per non fare le cose», spiega Massimo Proietti Rocchi, presidente dell’Associazione Amici di Villa Leopardi e della Consulta del Verde del II Municipio. Il riparto delle competenze sembra essere infatti il focus dal quale partire per scoprire di chi siano le colpe della mancata manutenzione.

Le arterie principali spettano al Comune, mentre le secondarie al Municipio. «Così tutto rimane immobile – osserva Proietti Rocchi – e i cantieri si iniziano a vedere solo a ridosso delle elezioni. Ma in tré mesi di campagna elettorale non si risolve nulla».

Risultato: che una strada sia di competenza comunale o municipale poco cambia. Via Nemorense o viale Regina Margherita, per esempio – entrambe citate nel delibera del 2004 sulle arterie di primo interesse la cui gestione appartiene al Simu (Dipartimento sviluppo infrastrutture e manutenzione urbana del Comune) – sono in condizioni simili ad altre strade, come via Tanaro, non menzionate nel provvedimento e quindi di spettanza del Municipio.

C’è poi via Chiana, arteria di collegamento tra corso Trieste e via Salaria, oggi al limite della decenza. La sua gestione – nonostante sia una via di primo interesse ed estremamente trafficata – è a carico del Municipio, ma un accordo con il Comune risalente al 2015 aveva stabilito che il rifacimento dell’asfalto sarebbe stato affidato al Simu e sarebbe avvenuto grazie all’utilizzo di fondi giubilari.

Dopo 6 anni di lungaggini legate alla gara d’appalto, Gian Paolo Giovannelli, assessore Pd ai Lavori Pubblici del II Municipio, ha comunicato che finalmente i lavori sono partiti da qualche giorno. «Dovevano iniziare già a inizio 2021», sbotta una signora che abita all’angolo con via Tagliamento.

E’ incredibilmente disastrata appare anche via Volsinio, nelle vicinanze di piazza Verbano, «L’accentramento delle competenze è sicuramente un problema così come la scarsità di risorse in mano ai Municipi», commenta Proietti Rocchi che rincara la dose; «Quando partono i lavori, serve che qualcuno stia lì a controllare altrimenti il rischio di commettere lo stesso errore di via Asmara, dove son stati asfaltati pure i tombini.

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