Si presentano in sei al Bohémien, la Libreria-Caffè di Monti. Il distanziamento Covid aveva imposto a Margherita, la titolare, una regola: gli amici devono restare distanziati. Così ha aggiunto un tavolino in più al suo dehor. Una mossa che non è passata inosservata ai vigili, che alle 23:30 di un sabato sera di una delle ultime ondate Covid, hanno misurato lo spazio in più preso sulla strada, via degli Zingari. A raccontarlo è i dorso locale del Messaggero.
“Io non sono una di quella che fa il ‘tavolino selvaggio’, ma lo avevo fatto per rispettare la regola del distanziamento – dice al Messaggero – i vigili arrivarono quando stavo sparecchiando. Hanno misurato un metro e mezzo in più e mi hanno fatto 500 euro di sanzione”, racconta. Tra i libri d’arte e le poltrone d’epoca del suo caffè, sottolinea: “In Grecia i Comuni dei luoghi turistici donano piante ai commercianti per abbellire vie e piazze, che diventano piene di verde e tavolini. Dovrebbe essere fatto anche qui. Siamo disposti a pagare”.
LA PROTESTA
Fare una passeggiata a Monti, così come dalle parti del Pantheon, può voler dire fare un percorso a ostacoli. I residenti del centro non ci stanno, spiega il Messaggero. Giovedì 19 alle 18 una ventina di associazioni ha organizzato un sit-in di protesta ¡n piazza del Campidoglio. “Sarà un evento contro il tavolino selvaggio e contro il degrado del centro storico. Oggi la situazione è critica e lo sarà ancora di più quest’estate”, dice Nicola Baro ne, presidente del Comitato di quartiere Rione Monti, tra i promotori della Carta dei diritti del cittadino del centro storico. A Via dei Serpenti abita Linda Ceraso.
“È impossibile fare due passi con mio figlio nel passeggino commenta – Chiunque abbia una attività di somministrazione di cibo e bevande si sente autorizzato di poter occupare abusivamente il suolo pubblico, mettendo a rischio la sicurezza stradale. Tutti i giorni passo tra vie ridotte da tavolini e dal passaggio di camerieri e clienti. Senza contare il degrado, con i rifiuti in più che vengono prodotti”. Tra i tavolini di piazza della Rotonda, al Pantheon, c’è Mario. È il titolare del Tempio Bar. “Serve una regolamentazione e vanno bene i controlli, intanto però chiediamo subito una proroga”, dice.
LE ISTITUZIONI
Per Lorenza Bonaccorsi, presidente del I municipio- scrive il quotidiano romano – “siamo già alla massima capienza. Non siamo per smantellare tutte le postazioni, ma in zone come il Portico d’Ottavia, Trastevere, Campo dei Fiori, Monti o più in generale in alcuni vicoli sono troppe. Per questo chiediamo al sindaco di mettere dei paletti”.
“Subito si può aprire il confronto con i Municipi per fare le modifiche del regolamento che non può essere cambiato sulla base di decisioni affrettate – spiega la presidente del II Municipio, Francesca Del Bello. Sono contraria alla proroga delle occupazioni Covid: nel solo II ci sono state 1900 richieste, non abbiamo l’ufficio commercio strutturato per gestire un numero tale di domande”.