È partita l’attuazione del piano di sostituzione dei cassonetti da parte di Ama. Ed è partita nel Municipio X in cui verranno posizionati circa 2.400 contenitori. “Un segnale chiaro che lancia la nostra amministrazione in un Municipio commissariato per i fatti ormai noti alle cronache”. Così sul suo profilo facebook il consigliere M5S Nello Angelucci.
“A partire da oggi, i cittadini di questo territorio potranno conferire i rifiuti in cassonetti più sicuri e funzionali in termini di apertura e di fruibilità. Inoltre, al fine di evitare disservizi ai cittadini derivanti da eventuali malfunzionamenti o danneggiamenti di vario genere, abbiamo stretto un accordo con cui la ditta appaltante si impegna a garantire, per i prossimi 5 anni, la manutenzione e l’eventuale sostituzione dei cassonetti non più utilizzabili nell’arco di 24 ore. Il rinnovamento del parco contenitori è il preludio al contestuale incremento della raccolta porta a porta, che riteniamo essere il vero strumento in grado di garantire una gestione del conferimento rifiuti più efficiente e virtuosa. Riteniamo infatti inaccettabile che, in zone come l’Axa-Madonetta e non solo, le precedenti amministrazioni non abbiano attuato questa modalità di raccolta rifiuti, nonostante il territorio ben si presti in tal senso. Oltre al Municipio X – conclude – l’intero territorio capitolino beneficerà del posizionamento di ben 28.050 nuovi contenitori per l’indifferenziata, per la raccolta del multimateriale e per la carta”.
“Stupisce molto l’enfasi data dalla notizia dell’acquisto da parte di Ama di 28mila cassonetti stradali nuovi, in parte destinati da subito a Ostia, motivata dalla necessità di sostituire quelli danneggiati e, soprattutto, dall’intento di incrementare la raccolta differenziata. E’ sempre più evidente che Ama e Comune di Roma non abbiano davvero un’idea chiara di come far diventare i rifiuti una risorsa. Di cosa sia la raccolta differenziata e di come si incrementi in maniera efficacie, che non è certo sprecare soldi comprando nuovi cassonetti stradali, diventeranno presto solo ricettacoli di accumuli di rifiuti su strada, e inoltre la qualità della raccolta differenziata stradale è bassissima e l’unico modo di incrementarla davvero è avvicinarla al cittadino, con i contenitori domestici e quelli per il compostaggio, sia di comunità che domestico e la creazione di isole ecologiche e centri di raccolta diffusi e centri del riuso, così come inventiva e sostiene la Regione Lazio proponendo ai Comuni e ai Municipi di Roma due bandi ad hoc”, così in una nota Cristiana Avenali, consigliera PD della Regione Lazio e componente della Commissione Ambiente.
“Ma la differenziata si incrementa soprattutto con l’applicazione della tariffa puntuale, cioè con il metodo di tariffazione che si basa sulla quantità effettiva di rifiuti indifferenziati prodotta, meno ne produci meno laghi, più differenzi meno paghi, che la Regione Lazio ha approvato, su mia proposta, con la L.R. n.12 del 10/0/8/2016 e ora spetta ai Comuni, in questo caso a Roma Capitale, applicarla seguendo le Linee Guida. E’ uno strumento fondamentale per incentivare la riduzione della produzione di rifiuti e potenziare l’invio a riciclaggio delle diverse frazioni di rifiuti, tramite le raccolte differenziate, e laddove è stato applicato, anche in città come Parma, ha consentito l’incremento della raccolta differenziata, dopo solo 6 mesi, fino al 72% e la diminuzione della produzione di rifiuti del 6% e contemporaneamente ha permesso un sensibile risparmio ai cittadini che si comportano in maniera virtuosa. Inoltre, questo tipo di tariffazione permette la riorganizzazione del percorso dei mezzi di raccolta e la razionalizzazione del numero di passaggi consentendo al gestore di ottimizzare i costi del servizio”, prosegue la consigliera.
“Quindi il modo per incrementare la raccolta differenziata c’è ed è efficacie, basta solo volerlo applicare. Senza contare che ci permette anche di togliere i cassonetti dalle strade che significa renderle più pulite ed evitare che si creino degrado, accumulo di rifiuti o addirittura minidiscariche. E a questo proposito vorrei ricordare che è ancora tutto nello stesso stato di degrado e abbandono nella Pineta delle Acque Rosse proprio a Ostia, segnalata da mesi dai cittadini alle autorità competenti e che sarà materia anche di una mia nota ad Ama e a Roma Capitale. E’ davvero assurdo quindi che si esalti l’inutile acquisto di 28mila cassonetti stradali e non si attui invece un attento controllo del territorio, con l’applicazione delle sanzioni previste per l’abbandono dei rifiuti e la tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini”, conclude Cristiana Avenali. “Oggi, con i bandi della Regione Lazio, la legge sulla tariffa puntuale e soprattutto un piano lucido e intelligente della gestione del ciclo dei rifiuti si potrebbe davvero attuare un cambiamento storico e potremmo finalmente, dopo decenni, smettere di parlare di smaltimenti in discarica, inceneritori, TMB e cominciare a programmare ed avviare concretamente un ciclo virtuoso di trasformazione dei rifiuti in risorse.”