“Digital divide” a Roma: la mappa delle disparità

Un portale del Ministero dello Sviluppo Economico permette di conoscere il livello di connettività di ogni zona: il territorio di Roma caratterizzato da macchie di leopardo, con forti disuguaglianze che penalizzano molti cittadini

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha messo a disposizione un portale (http://bandaultralarga.italia.it/) in cui è possibile consultare il livello di connessione della propria zona oggi e come sarà nel 2018 e nel 2020. La ricerca offre alcuni spunti di grande interesse, che confermano il divario sul fronte della connettività anche all’interno della stessa città.

Come spesso accade, a rimanere fuori dallo sviluppo cittadino sono le aree più periferiche dei grandi centri urbani. Un’esclusione che investe anche la presenza o meno di una buona connettività, con un professionista o un studente di Tor Bella Monaca che – nella realizzazione del proprio lavoro – avranno più difficoltà rispetto ai loro omologhi dell’Appio Latino

Ma andiamo a vedere il livello di connettività delle varie zone di Roma.

La prima è l’Alberone, una semicentrale della città. Qui la copertura a 30 Mbps è del 98,9%, quella a 100 Mbps del 64% ma nel 2020 – secondo il portale – arriverà all’82,4%.

 

 

Ben connesso anche Don Bosco, quartiere popolare sulla Tuscolana. Qui la copertura a 30Mbps è al 100% e quella a 100Mbps è al 58% con l’obiettivo di raggiungere il 94,6% entro il prossimo anno.

 

 

Poi arrivano le zone più complicate. Mentre per Tor Sapienza il portale del MISE si blocca e non è in grado di fornire dati, la situazione sulla direttrice Casilina appare chiara.

Siamo a Tor Bella Monaca, una delle aree più difficili della Capitale. Qui i dati sono completamente differenti.

Se per la connessione a 30Mbps il dato non è così distante (77,8%), per i 100 Mbps cambia tutto: solo il 3,4 % di copertura.

 

 

 

Va ancora peggio nella borgata a ovest della città, il quella Casalotti che a breve verrà servita dalla nuova funivia. Per sdrammatizzare potremmo dire che se la cabinovia andasse a megabite sarebbe piuttosto lenta. Qui infatti la connessione a 30Mbps ha una copertura del 70%, peggio di Tor Bella Monaca. Impressionante il dato sull’immobilismo: dal 2015 la percentuale non è cambiata di un decimale:

 

 

Insomma, la connettività appare come un parametro puntuale per capire le disuguaglianze che esistono tra le zone della stessa città. Differenze meno evidenti della soppressione di una linea bus periferica, ma altrettanto rilevanti. Quel motore invisibile che dà lustro e potenza ai nostri tablet è una delle cifre dello sviluppo e ci dice che uno studente universitario di Casalotti ha meno potenzialità digitali di un collega di San Giovanni. Spiega che un professionista di Tor Bella Monaca può essere meno competitivo di un omologo di Montesacro. E che sul digital divide si misurerà la capacità dei prossimi governi e delle future amministrazioni di limare le disuguaglianze sociali.

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