Continua lo scontro tra Regione Lazio e Comune di Roma sul dimensionamento scolastico, e a tal proposito è stata approvata in Giunta una delibera comunale in cui vengono disposte le indicazioni su questo tema, secondo quanto indicato dalle scuole e dai Municipi, in un processo partecipato che ha tenuto conto delle esigenze dei territori.
La delibera interviene su sole due scuole, in coerenza con le indicazioni delle stesse e del Municipio II, nel quale gli istituti insistono: I.C. Fratelli Bandiera e l’I.C. Montessori Plini.
Su questo è arrivato il commento dell’Assessora alla Scuola, Formazione, Lavoro di Roma Capitale, Claudia Pratelli, “Roma difende i presidi educativi: mentre la Regione si piega alla logica dei tagli del Governo, la capitale sceglie di non indebolire il territorio, non possiamo infatti che rigettare quanto sta imponendo la Regione Lazio con la incredibile nuova versione delle linee guida, approvate a meno di un mese dalle precedenti, che prevedono di tagliare 37 istituzioni scolastiche nella regione.”
L’Assessora ha poi spiegato che “La Regione contraddice sé stessa e le indicazioni di un dimensionamento soft disponendo un taglio feroce delle istituzioni scolastiche, proprio mentre da nord a sud del paese la grande sfida è quella del contrasto alla povertà educativa e all’abbandono scolastico” – prosegue – “In questo modo si fa un danno all’istruzione pubblica, si indebolisce la funzione della scuola, come luogo dove si forniscono opportunità e dove si contrastano le diseguaglianze e si rischia di impoverire il territorio: un quartiere senza scuola è un quartiere più fragile”.
Conclude Claudia Pratelli che “Dal Ministero e dalla Regione Lazio dunque un indirizzo sbagliato, che mortifica le scuole, i livelli decisionali territoriali, le organizzazioni sindacali, oltre che colpire studenti, studentesse, le loro famiglie, le lavoratrici e i lavoratori del settore. Così fatta è una operazione contabile, che non tiene conto di specificità e bisogni, ma dispone una sforbiciata brutale. Roma a questa logica si oppone”.