Questo fine settimana il Commissario straordinario per il Giubileo del 2025 dovrebbe avere le idee chiare su quali opere potranno essere realizzate per l’Anno Santo. A quel punto bisognerà mettere a punto i progetti esecutivi per aprire i cantieri.
Il Vatican Mall non è del Vaticano
Al momento l’unica certezza è l’apertura del Vatican Mall: un grosso centro commerciale accanto al parcheggio del Gianicolo, con i migliori brand e che applicherà, per i clienti che ne hanno le caratteristiche, il meccanismo tax free, ma non l’esenzione dall’IVA. Ma attenzione, il centro commerciale non è del Vaticano, bensì della società privata Gasak srl. Dopo i rumors su una possibile partecipazione azionaria della Santa Sede, poi appunto smentita, i cardinali più vicini a Papa Francesco avevano sollevato molte perplessità, perché appunto Bergoglio continua a predicare uno stile di vita sobrio.
Cresce il commercio attorno al Vaticano
L’obiettivo è intercettare tutta una serie di pellegrini di fascia alta, che dalla fine del 2024 a tutto il 2025 frequenteranno l’area attorno a San Pietro per il Giubileo del 2025. Ma il turismo attorno al Vaticano è già tornato ai tempi pre Covid, ecco perché la Gesak ha deciso di accelerare i lavori per il Vatican Mall.
I fondi del Giubileo per risanare il Tevere
Per il momento è previsto che i fondi del Giubileo siano usati per riqualificare il Tevere, sanando quella frattura tra città e fiume da quando a fine ‘800 furono eretti i muraglioni. Dunque, ripensare i fiumi della Capitale, a partire dal Tevere. Riqualificare le sponde e renderle fruibili, contrastando i mutamenti climatici e il conseguente rischio idrogeologico, per poter portare i fiumi centrale della vita attiva dei cittadini . Tutto questo reso possibile grazie fondi giubilari, a quelli di Caput Mundi e a quelli stanziato per l’iniziativa ’15 progetti per la città dei 15 minuti. Tra i progetti che prenderanno vita con i fondi giubilari: il progetto sul Parco di Affaccio “Foro Italico”, con un’estensione di quasi 100.000 metri quadrati, è tra i più rilevanti tra quelli previsti con uno stanziamento di 2 milioni di euro.
Sempre più in forse la tramvia Termini-Vaticano
Bisognerà capire che cosa succederà con opere vitali come la tramvia Termini-Vaticano, forse quella più in bilico tra le tutte. Forse, se si apriranno i cantieri entro tre-quattro mesi, sarà possibile fare i lavori di risistemazione dell’area attorno al Vaticano. E bisogna accelerare pure per quanto riguarda il sottopasso di piazza Pia, che dovrebbe permettere la pedonalizzazione di via della Conciliazione. Qui i reperti archeologici potrebbero ritardare i lavori