Discariche: Civitavecchia e Viterbo promosse dal Tar

I giudici respingono il ricorso, ma si esauriranno in pochi mesi. Intanto attesa esecuzione ordinanza Raggi per aprire Albano per sei mesi.

photo credit: @pci.albanolaziale

L’estate rovente della gestione dei rifiuti con la ricerca di discariche nel Lazio ha segnato ieri un nuovo capitolo con il Tar che ha respinto il ricorso di Rida Ambiente di Aprilia in provincia di Frosinone. Lo scrive ‘’Il Corriere della Sera’’

L’azienda che lavora i rifiuti di circa 54 comuni (32 della Città metropolitana di Roma e 22 della provincia di Latina), dovrà quindi inviare i materiali nelle discariche di Fosso Crepacuore frazione di Civitavecchia e di Le Fornaci nell’area di Viterbo, come aveva stabilito il commissario ad acta, incaricato di dare esecuzione a una precedente sentenza del tribunale amministrativo datata 2020.

Una vicenda tortuosa finita al vaglio dei giudici che hanno rilevato la «carenza impiantistica» regionale dove conferire i rifiuti a fine ciclo. Intanto nella Capitale, dove persistono le montagne di sacchi fuori dai cassonetti un po’ in tutti i quartieri, è attesa l’esecuzione dell’ordinanza del 14 luglio della sindaca Virginia Raggi in qualità di prima cittadina della Città metropolitana, per aprire la discarica di Albano laziale per 6 mesi.

Infatti i due casi di Civitavecchia e Viterbo, gli unici a disposizione per tutta la regione dove solo la Capitale produce il 60% dei rifiuti, si esauriranno in pochi mesi.

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