Donna trascinata in metro, macchinista torna a lavoro

Revocato il provvedimento di sospensione al conducente. L’azienda dei trasporti della Capitale: “Il dipendente non sarà impiegato nel servizio passeggeri, ma nella manovra dei treni in deposito”

Atac ha concluso l’indagine interna e revocherà il provvedimento di sospensione a carico del macchinista che nel luglio scorso era alla condotta del treno della linea B della metropolitana, quando si è verificato il ferimento di una passeggera.

“Il dipendente non sarà impiegato nel servizio passeggeri, ma nella manovra dei treni in deposito. A seguito dell’incidente, infatti, al macchinista è stato sospeso il certificato di abilitazione alla condotta e non può quindi condurre treni nel servizio di linea fino ad eventuale nuovo accertamento d’idoneità”. Lo comunica Atac.

“La decisione del reintegro è stata adottata da Atac a valle degli esiti dell’indagine interna che l’azienda ha aperto immediatamente al verificarsi dei fatti – continua la nota – Gli accertamenti hanno evidenziato alcune responsabilità a carico del dipendente, senza però far emergere elementi soggettivi di responsabilità tali da prefigurare, ai sensi del R.D. 148/31, l’interruzione del rapporto di lavoro. Atac valuterà eventuali ulteriori provvedimenti in funzione delle conclusioni dell’inchiesta aperta dalla magistratura”.

Le telecamere di videosorveglianza mostrarono gli istanti in cui una donna bielorussa di 43 anni venne trascinata dalla metropolitana a Roma. Il macchinista della metro B, nel mese di luglio, aveva chiuso le porte e trascinato una donna per diversi metri. La donna stava tentando di salire all’ultimo momento sull’ultimo vagone della metro ma le porte si erano chiuse trattenendo all’interno le buste della spesa che la passeggera aveva infilate sul braccio. Rimasta bloccata è poi stata trascinata dal treno e ha subito diverse fratture.

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