Ecco il nuovo Testaccio, scelto il nuovo progetto di rigenerazione

Protagonista anche lo sport con il nuovo campo della AS Roma

Testaccio, rione ‘aperto’, che pensi al verde, ridisegni e ripensi gli spazi, salvaguardando identita’ storica, artigianale e artistica, e metta in connessione scuole e impianti sportivi. È stato presentato questa mattina, presso la Casa dell’architettura di Roma, il progetto vincitore del concorso pubblico di progettazione dell’area compresa tra via Marmorata, via Galvani, via Zabaglia e via Caio Cestio: si tratta del progetto definitivo del sub ambito di via Paolo Caselli per artigianato di servizio e studi d’artista.

Il concorso e’ stato promosso dal Municipio Roma I, in collaborazione con l’Ordine degli architetti di Roma in attuazione del protocollo siglato tra la O.A.R. e l’assessorato all’Urbanistica di Roma Capitale per la diffusione dei concorsi di progettazione per favorire il recupero di uno spazio pubblico di grande rilevanza nell’ambito della citta’.

Il progetto vincitore prevede una minima ridisegnazione delle percentuali di uso degli spazi destinati a verde, uso sportivo e superfice costruita.

Presenti alla Casa dell’architettura Luca Montuori, assessore Urbanistica di Roma Capitale, Sabrina Alfonsi, presidente del Municipio Roma I Centro, Orazio Carpenzano, Direttore Diap Sapienza, Raniero Botti, architetto studio Sycamore e vincitore del concorso di progettazione, Chiara Cuccaro, direttore ufficio tecnico Municipio Roma I Centro, Flavio Mangione, presidente Ordine architetti di Roma, e Andrea Iacovelli, consigliere Ordine architetti di Roma. Iniziato a gennaio di quest’anno con la pubblicazione degli atti tecnici di gara, l’iter del concorso prevedeva due livelli di selezione con i cinque migliori progetti prescelti per la seconda fase tra i quali individuare il vincitore.

Il pensiero alla base del progetto, spiegano gli architetti, e’ quello di offrire un ventaglio di opportunita’ di socializzazione ed eventi che possa trasformare un luogo in una citta’ nella citta’. L’ambito si configura come una vera e propria cerniera di connessione tra i rioni Testaccio, Ripa e San Saba.

Il sito e’ un sistema di piazze e verde fruibile, che sara’ un perimetro di connessione tra presenze storiche di interesse artistico-culturale e architetture di rilievo ma anche testimonianza del razionalismo italiano. La proposta presenta quattro ambiti funzionali: parco, laboratori artistici, scuola e sport e mira “attraverso un’architettura minimale, ad aprire traguardi visuali inediti. Gli edifici per laboratori artistici si dispongono nel parco come delle isole collegate tra loro da una maglia strutturale tra cui si diramano gli spazi espositivi per il gioco e la socialita’”.

Nuove piazze, ovvero nuovi spazi aperti che delegano una struttura il compito di delinearne la forma. I plessi scolastici della zona sono stati integrati nell’ambito del progetto ripensando percorsi e connessioni con la zona sportiva, Campo Testaccio, e con il nuovo parco urbano. Lo scopo e’ di favorire l’integrazione funzionale. Il circolo sportivo e’ presentato in due versioni: in entrambi sono previsti 4 campi per calcio a 5, uno da calcio a 11 – lo storico campo Testaccio dell’As Roma – e una struttura per palestra da 1.000 metri quadri. Nell’alternativa con campo sportivo a progettazione vincolata, il campo da calcio e’ ad una quota di alzata di 1,5 metri per accogliere una struttura di parcheggi Al piano seminterrato posato su una platea da gettare sulla quota attuale.

Il parcheggio avra’ una capienza di circa 200 vetture destinato una percentuale compresa tra il 6% e il 10% a stazione di parcheggio per vetture elettriche. Il tutto, attraverso un progetto costruttivo volto alla massima sostenibilita’ energetica. Il costo complessivo dell’intervento previsto per l’ambito e’ pari a 8 milioni e 200mila euro, cosi’ ripartiti: 3,7 milioni per l’edificio in Bio edilizia dedicato all’area sportiva, 3 milioni per il parcheggio interrato e 1,5 milioni per campo Testaccio O e i campetti polivalenti.

Ora il progetto andra’ al vaglio della Giunta Capitolina, che dovrebbe approvare la variante al Prg entro ottobre. L’avvio dei lavori e’ previsto entro il 2021.

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