Non è soltanto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, che guarda al parlamento, ma diversi consiglieri romani e regionali sono pronti a provare il grande salto. Il governatore – la cui candidatura peserà più di quella degli altri perché comporterà le dimissioni in caso di elezione e quindi il voto anticipato a gennaio 2023 – potrebbe essere seguito a ruota da diversi esponenti del Partito democratico: dall’assessore uscente Massimiliano Valeriani al presidente del consiglio regionale Marco Vincenzi. Ad aprire all’ipotesi di una candidatura nelle file del Pd per le elezioni politiche 2022, anche l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato: “Sono a disposizione del segretario Letta”, ha dichiarato. D’Amato solo un paio di mesi fa, con la prospettiva delle elezioni regionali previste per marzo 2023, aveva battuto tutti sul tempo, avanzando la sua disponibilità per la guida della Regione, anche con la candidature alle eventuali primarie del centrosinistra.
Pronte a candidarsi, secondo le indiscrezioni, anche le consigliere dem Michela Di Biase e Marta Leonori: due nomi femminili che si aggiungono a quelli della senatrice Monica Cirinnà e della deputata Marianna Madia. Il Pd potrebbe scegliere poi di schierare anche Enrico Gasbarra – il cui nome è circolato anche come possibile figura capace di mettere d’accordo la coalizione di centrosinistra per le regionali del 2023 – i deputati Claudio Mancini e Matteo Orfini, il segretario del Pd del Lazio e senatore, Bruno Astorre. In casa Movimento 5 stelle da Roma, per il momento, per la chiamata delle parlamentarie, si è fatto avanti soltanto il consigliere capitolino e storico attivista sul territorio di Ostia, Paolo Ferrara. “Partecipo alle parlamentarie per le prossime elezioni politiche. Metterò a disposizione del M5s e di Conte l’esperienza di governo da consigliere in Campidoglio. Sarebbe un onore immenso rappresentare il Paese”, ha affermato Ferrara.
A quanto si apprende tra i cinque consiglieri capitolini, tra cui l’ex sindaca Virginia Raggi, nessun altro ha partecipato alla scrematura online prevista dal Movimento di Conte. Per Raggi, su cui si rincorrono indiscrezioni rispetto a un interesse a correre per il parlamento, tuttavia una candidatura con il M5s non sarebbe possibile poiché andrebbe in deroga alla regola del doppio mandato. Sul fronte di Azione potrebbe tentare la carta delle elezioni del 25 settembre la consigliera regionale uscente Valentina Grippo, le considerazioni però andranno riviste alla luce della rottura dell’accordo tra Enrico Letta e Carlo Calenda che dovrebbero e potrebbero riflettere una spaccatura anche in vista delle prossime regionali. In casa centrodestra, tra i nomi principali del Campidoglio che guardano al parlamento ci sono quello di Simonetta Matone della Lega, eletta a ottobre scorso in Assemblea capitolina e il consigliere di Fratelli d’Italia, Andrea De Priamo. Dal consiglio regionale potrebbe proiettarsi verso un’aula nazionale, infine, Chiara Colosimo per Fratelli d’Italia.