Elezioni: aumento tassa successione per grandi patrimoni, Zingaretti: “Giusto, è speranza per i più giovani”

Rispetto alle alleanze con Renzi e Calenda, il governatore del Lazio ha detto: "La formula con cui Letta ha posto in tema è corretta. Io da anni, spesso in solitudine, mi sono battuto per una legge proporzionale con soglia alta perché era evidente che noi saremmo arrivati a questo punto. Ovvero a una difficoltà nel costruire alleanze. Quindi Enrico ha detto: ognuno con le sue idee però costruiamo un fronte che combatte"

La proposta del segretario Pd Enrico Letta di aumentare la tassa di successione per i patrimoni più grandi la “trovo giusta nel merito ma anche nella forza evocativa, perché dobbiamo riaccendere in questo Paese le speranze dei più giovani a cui vanno destinate più risorse”. Lo ha detto il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, intervistato a Radio 24.

“Le proposte devono essere figlie di un’idea di Paese e in Italia – ha aggiunto Zingaretti -. Un tema importante è quello delle disuguaglianze: un fattore che nega lo sviluppo, il programma deve aver ambizione di togliere l’Italia da questa perenne precarietà”.

Quindi, l’ex segretario del Pd ha parlato di “parità salariale, uno stipendio in più per gli italiani, il tassare i miliardari per dare una possibilità ai 18enni, dalla investire sulle persone e sulla natura. Bisogna indirizzare le risorse verso canali chiari, dalla ricerca e sviluppo, all’aiuto alle famiglie e ai giovani”, ha concluso Zingaretti.

Rispetto alle alleanza con Renzi e Calenda, il governatore del Lazio ha detto: “La formula con cui Letta ha posto in tema è corretta. Io da anni, spesso in solitudine, mi sono battuto per una legge proporzionale con soglia alta perché era evidente che noi saremmo arrivati a questo punto. Ovvero a una difficoltà nel costruire alleanze. Quindi Enrico ha detto: ognuno con le sue idee però costruiamo un fronte che combatte”.

“L’ambizione di Calenda – ha sottolineato -, se ho capito bene, è quella di rappresentare in questo Paese almeno una parte del cosiddetto ceto produttivo e i moderati, ma per la ripresa imprese niente è peggiore della vittoria destre italiane. Quelle destre con dentro i no-euro, alleati di Orban contro l’Europa, che hanno mandato a casa Draghi e che nella campagna contro il Covid, abbiamo visto che atteggiamenti hanno avuto su tanti provvedimenti”. “Quindi io lo trovo abbasta naturale – ha aggiunto Zingaretti parlando di alleanze – che ognuno con le sue idee guardi però in faccia la realtà che nessuno ha voluto ed è quella che si è determinata”.

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