Per le elezioni regionali del Lazio non c’è alcun margine per un accordo con il Partito democratico e il candidato di centrosinistra Alessio D’Amato. È questa la posizione della candidata del M5s alla presidenza della Regione Lazio, Donatella Bianchi.
In una intervista al quotidiano “Il fatto quotidiano”, Bianchi – rispetto all’appello di D’Amato – spiega: “Non è una questione di poltrone ma di intese sui programmi. Giuseppe Conte aveva chiesto di parlare delle cose da fare, ma come risposta ha ottenuto una fuga in avanti su un candidato. Il Pd vuole un inceneritore, cioè un impianto che costerà tantissimo a tutti i cittadini e che quando sarà ultimato tra 6-7 anni sarà già obsoleto. Non ci sono i margini”.
Donatella Bianchi, a cui il Partito democratico chiede di sospendere l’attività da conduttrice in Rai, inoltre nell’intervista replica: “Mancava solo che mi chiedessero di dimettermi dal mio condominio. Sicuramente rimarrò alla guida del Parco (delle Cinque terre, ndr) per cui rivendico un lavoro che ha portato a 5 milioni di visitatori annui. Quanto a Linea blu mi confronterò con la direttrice dell’Intrattenimento Rai, Simona Sala e con gli altri dirigenti. Ricordo che altri colleghi come Piero Badaloni e Piero Marrazzo hanno governato il Lazio, dopo aver ottenuto l’aspettativa. Non vorrei che il mio percorso professionale fosse usato per fini elettorali”.