Il presidente del M5s, Giuseppe Conte, non chiude definitivamente all’alleanza con il Pd, in vista delle prossime elezioni regionali del Lazio, ma pone alcune condizioni. La conferma arriva dallo stesso Conte, durante una conferenza stampa, nella sede del movimento in via di Campo Marzio a Roma. La proposta per le prossime elezioni regionali deve contemplare alcuni punti cardine: “non potrà mai basarsi sulla costruzione di nuovi inceneritori, come quello prospettato nella Capitale. È una follia incenerire le materie prime. Quindi con le forze che vogliono sedersi al tavolo, bisogna lavorare ad un candidato che possa essere interprete di questo programma”, ha spiegato Conte che ha aggiunto: “Mi sembra che i problemi di Roma siano tutti sul tavolo. C’e’ stata solo una fuga in avanti sull’inceneritore, senza considerare che ci vogliono 5, 6 o 7 annni per realizzarlo. Pensate a che cosa significano 5, 6 o 7 anni di un progetto serio, per la gestione, lo smaltimento e la raccolta differenziata dei rifiuti”.
Il programma per il Lazio sarà definito “dalle forze politiche che aderiranno, spero, in modo significativo. Siamo assolutamente disponibili a lavorare in questa direzione e a individuare un candidato che possa essere degno interprete di questo programma” e che “possa offrirci le massime garanzie di realizzarlo, con coraggio”, ha detto Conte.
Altro pilastro del programma del M5S nel Lazio “è la mobilita sostenibile, chi si siederà al tavolo con noi dovrà rinunciare a un progetto vecchio di trent’anni e dire no all’autostrada Roma-Latina, per invece potenziare la Pontina e costruire una metro leggera di superficie per i pendolari”, ha sottolineato il leader del M5S.
Oltre all’ambiente e al no all’inceneritore di Roma, “un altro punto qualificante del nostro programma è la sanità: ci batteremo per rompere il connubio perverso tra politica e sanità, noi vogliamo che il nostro candidato presidente si impegni a evitare la discrezionalità nella scelta dei direttori delle Asl e dei direttori amministrativi e sanitari, vogliamo persone qualificate e competenti che non rispondano a logiche di partito o singole correnti; inoltre bisogna lavorare con le risorse del Pnrr per la sanità territoriale l’assistenza domiciliare”, ha concluso Conte.