Elezioni regionali: D’Amato, “se eletto ci sarà l’assessorato all’economia del mare”

"Il mare è l'oro blu del Lazio", dice il candidato del centrosinistra alla presidenza della giunta regionale. Per Calenda Rocca è un altro Michetti. Mentre la candidata del M5s non si dimette da presidente del Parco nazionale delle Cinque terre

Tra i progetti del candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Lazio, l’assessore uscente alla Sanità Alessio D’Amato, c’è quello di un assessorato all’economia del mare.

“Se sarò eletto presidente – ha dichiarato D’Amato –  nella giunta ci sarà l’assessorato all’economia del mare. Il mare è l’oro blu del Lazio e la sua economia rappresenta un asset strategico, a confermarlo sono i numeri che registrano un valore aggiunto di 8.1 mld di euro pari al 15.8% generato dal comparto a livello nazionale. Politecnico del mare, zona logistica semplificata di Civitavecchia, le zone costiere nella strategia di specializzazione europea attraverso il programma FESR, la legge regionale sulla blue economy, sono le azioni principali da attuare”.

Su D’Amato, in un’intervista al quotidiano “La Repubblica”, il leader di Azione Carlo Calenda ha dichiarato: “D’Amato viene da un’altra storia rispetto alla mia, però ci siamo trovati in sintonia su tante cose. Ha gestito benissimo la pandemia e ridotto le liste d’attesa. Il 75 per cento delle risorse di una Regione è assorbito dalla sanità: mi sembra un biglietto da visita con cui convincere anche quelli che non voterebbero per il Pd”. Mentre il candidato del centrodestra, Francesco Rocca, secondo Calenda “dà l’impressione di non essere ben informato sul funzionamento del sistema dei rifiuti, quando afferma di volersi affidare solo alla raccolta differenziata. Il ciclo si chiude col termovalorizzatore. Mi sembra un altro Michetti”. E sul no al termovalorizzatore a Roma da parte di Rocca, il leader di Azione ha aggiunto: “Stupito? Sì, perché Meloni e Salvini l’hanno sempre ritenuto necessario. E invece ora la destra si allinea al Movimento 5 stelle. Lo trovo demenziale”.

Sempre su Repubblica, il coordinatore regionale di Italia viva nel Lazio, nonché candidato alle prossime regionali a sostegno di D’Amato, Luciano Nobili, ha dichiarato che a Roma, Italia viva fa opposizione responsabile, e se alle prossime elezioni regionali del Lazio vincerà la destra, “perderà la Capitale, che avrà contro la Regione”.

“Il rapporto con Gualtieri – ha spiegato Nobili – è nitido. Lo abbiamo sostenuto contro Michetti al ballottaggio, ma siamo all’opposizione in Campidoglio. Un’opposizione – ha chiarito il coordinatore regionale di Iv – responsabile. Sosteniamo la scelta del termovalorizzore, gli sforzi per il Giubileo 2025, 8 miliardi di Pnrr e la rincorsa a Expo 2030. Siamo dalla parte di Roma. Ai romani dico che se il 12 e il 13 febbraio vincerà il centrodestra, perderà la Capitale che avrà contro la Regione. Si tratta di un voto strategico per Roma, a cui non servono sovranisti e populisti”, ha concluso Nobili.

Infine, sul fronte del M5s, la candidata alla presidenza della Regione Lazio, Donatella Bianchi, ha replicato in un’intervista al quotidiano “Il Secolo XIX”, alla richiesta di dimissione da parte di alcuni partiti politici,   che non “c’è incompatibilità” tra la sua candidatura alle regionali e il ruolo di presidente del Parco delle Cinque terre.

“La candidatura alla guida della Regione Lazio non implica nessun profilo di incompatibilità e non è un fattore ostativo al pieno svolgimento del mio ruolo al servizio del Parco – ha spiegato Bianchi -. Continuerò a dare il mio contributo, a maggior ragione in questa fase così delicata e decisiva per la crescita e lo sviluppo del Parco nazionale delle Cinque terre”.

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