Elezioni regionali: “Pronti a risollevare il Lazio”, è online il programma di Rocca

Ridurre la pressione fiscale, interventi su sanità e rifiuti, con un focus sulla cultura e i poteri per Roma Capitale: ecco i punti principali affrontati dal candidato del centrodestra. Al centro di tutto, la famiglia

Alla fine, a meno di quattordici giorni dalle elezioni per la presidenza della Regione Lazio, che si terranno il 12 e il 13 febbraio, il candidato del centrodestra Francesco Rocca ha pubblicato online il suo programma ufficiale dal titolo “Pronti a risollevare il Lazio”.

I tre principali candidati alla presidenza – insieme a Rocca, Alessio D’Amato per il centrosinistra e Donatella Binachi per il M5s – non perdono occasione per lanciarsi stoccate con botte e risposte a distanza. Il confronto riguarda sempre i temi di maggiore interesse pubblico: ciclo dei rifiuti, trasporti, grandi infrastrutture, sanità, lavoro e transizione ecologica. Questioni spinose che hanno quasi sempre visto i tre candidati in contrapposizione.

D’Amato, primo a scendere in campo, è stato anche il primo a presentare ufficialmente il programma elettorale. Dal reddito di formazione a “Lazio strade sicure“. Dal trasporto pubblico gratuito per i giovani, under 25 e anziani over 70, alle 100 comunità energetiche rinnovabili. Questi sono solo alcuni dei dieci punti principali del programma elettorale della coalizione di centrosinistra, guidata da D’Amato.

Alcuni giorni fa, dopo le polemiche, è stato pubblicato online anche quello di Rocca dal titolo “Pronti a risollevare il Lazio”. Ridurre la pressione fiscale, interventi su sanità e rifiuti, con un focus sulla cultura e i poteri per Roma Capitale: un programma, come definito più volte dallo stesso Rocca, “dinamico e aperto”.

Un capitolo è dedicato alla famiglia, descritto come “primo corpo intermedio” che bisogna valorizzare: Rocca, in un passaggio sulle adozioni, promette vigilanza per scongiurare nel Lazio “casi Bibbiano”. Per quanto riguarda la Sanità, si promette l’azzeramento delle liste d’attesa nei primi 12 mesi di giunta e l’intenzione di “restituire” il Forlanini alla sanità regionale. Per la scuola Rocca intende “creare una filiera Istruzione-Formazione-Lavoro” con una “riscoperta di percorsi di formazione tecnica progressivamente abbandonata per inseguire la chimera di una società dove tutti hanno un’istruzione superiore senza considerare le reali esigenze del mondo del lavoro”.

“La gestione Zingaretti ha concepito una separazione tra scuola, formazione professionale e mondo del lavoro. Al contrario, noi li concepiamo come momenti consecutivi della crescita del cittadino”, si legge nel programma. Tra i temi, un capitolo è dedicato ai piani di zona e alla casa: “per il centrodestra l’obiettivo espresso è quello di “ottimizzare e sfruttare al massimo le cubature già esistenti prima di valutare la necessità di altre realizzazioni edilizie”.

Ancora non annuncia una data per illustrarlo, la candidata del M5s, Donatella Bianchi. Ultima scesa in campo, è adesso impegnata sul territorio all’ascolto dei cittadini e delle realtà territoriali. Bianchi, in ogni caso, non perde occasione per rilanciare i punti cardine del suo programma: reddito di cittadinanza regionale, lotta all’inquinamento, sostenibilità, transizione ecologica e blue economy.

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