È ufficialmente iniziata l’ultima settimana prima del voto e ormai da qualche settimana Roma è tappezzata da grandi cartelli elettorali appesi in ogni angolo della città. Dal leader di Azione, Carlo Calenda, che dal retro di un autobus Atac suggerisce di fare “L’Italia sul serio”, ai sostenitori di Giorgia Meloni che si dicono “Pronti a risollevare l’Italia”. Fino agli slogan della campagna “Scegli” del Partito democratico per “meno tasse per chi lavora o più condoni per gli evasori”.
Tra i cartelloni che popolano la Capitale, davanti alle sedi dei principali partiti, sono comparsi anche alcuni candidati piuttosto singolari. Si chiamano Massimo Supporto, Vera Vicinanza, Mina Ognibene e Modesto Impegno e portano il volto dei volontari di “One”, l’Ong che vede tra i fondatori il cantante Bono degli U2. L’associazione lotta per combattere le disuguaglianze sociali e la povertà estrema. A braccia conserte o con sguardo annoiato, i quattro finti candidati, in modo ironico, sui cartelli criticano l’attuale sistema sociale.
La campagna però si chiama “Mannaggia la miseria” e invita i candidati alle prossime elezioni a una riflessione: inserire nel proprio programma elettorale alcuni punti: una ripresa economica mondiale giusta e inclusiva, il rafforzamento dei sistemi sanitari globali e il contrasto del cambiamento climatico. Così l’organizzazione ha chiesto ai leader degli undici partiti principali di rispondere all’appello e per ora, ad aver già firmato la dichiarazione d’intenti – che prevede l’impegno a sostenere la lotta alle disuguaglianze e alla povertà estrema ovunque nel mondo – sono stati i leader di Azione, Carlo Calenda, e di Europa verde, Angelo Bonelli. Tra i candidati e candidate che hanno firmato la campagna dell’Ong anche Carlo Cottarelli, Lia Quartapelle e Chiara Braga del Partito democratico, e Riccardo Magi di Più Europa. Sono in corso interlocuzioni con il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte.
