‘People and territories: urban regeneration, inclusion and innovation’, ovvero ‘Popoli e territori: rigenerazione urbana, inclusione e innovazione’. È questo il tema della candidatura di Roma a Expo 2030, che verrà presentata oggi di fronte all’Assemblea Generale del Bureau International des Expositions (Bie) dal ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Luigi Di Maio, dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, dal presidente del Comitato di Candidatura, Giampiero Massolo e dal direttore generale del Comitato, Giuseppe Scognamiglio.
L’Expo del 2030 sara’ un evento di punta, poiche’ cade a ridosso del centenario del Bureau international des expositions e sara’ un’occasione unica per fare un bilancio complessivo delle attivita’ del Bureau. Lo ha detto il ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Luigi Di Maio, nel corso della 169esima assemblea generale del Bureau international des exposition (Bie). “E’ un grande onore annunciare oggi qui, a nome del governo italiano, che il primo ministro Mario Draghi ha espresso il desiderio dell’Italia di ospitare a Roma l’Expo 2030, con una lettera formale al segretario generale Dimitri Kerkentzes il 7 ottobre 2021 – ha detto Di Maio -. L’Expo del 2030 sara’ un evento di punta, poiche’ cade a ridosso del centenario del Bureau international des expositions e sara’ un’occasione unica per fare un bilancio complessivo delle attivita’ del Bureau. Oggi 170 Paesi fanno parte del Bureau e condividono la missione di esporre e diffondere gli strumenti a nostra disposizione per rispondere alle esigenze dell’umanita’ e per vincere le sfide del futuro. Questa nobile missione – ha aggiunto il ministro – merita il nostro pieno e costante impegno”
“Come presidente del Comitato promotore della candidatura” della Capitale d’Italia ad ospitare Expo 2023 “vorrei parlare del viaggio che abbiamo intrapreso, per immaginare il nostro progetto per Roma 2030, il cui titolo e’ ‘Persone e territori: rigenerazione urbana, inclusione ed innovazione'”. Lo ha detto l’ambasciatore Giampiero Massolo intervenendo alla presentazione. “I temi delle piu’ recenti esposizioni universali condividono la ricerca di migliorare la qualita’ della vita promuovendo modelli comportamentali sostenibili per il nostro pianeta. Vogliamo continuare a perseguire i temi e gli approcci fissati dalle precedenti edizioni”, spiega. Il progetto include anche “gli obiettivi dell’Agenda per lo Sviluppo Sostenibile” delle Nazioni Unite.
L’obiettivo di Roma “e’ fare della rigenerazione urbana il concetto centrale di Expo 2030”. Lo ha detto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, nel corso della 169esima assemblea generale del Bureau international des exposition (Bie). “E’ un grande onore per me come sindaco – ha detto Gualtieri – presentare Roma come candidata per ospitare l’Esposizione universale del 2030. Le citta’ sono al centro della grande sfida che dobbiamo affrontare per raggiungere uno sviluppo sostenibile e inclusivo. Come e’ gia’ successo molte volte in passato, le grandi trasformazioni e crisi del nostro tempo (transizione digitale, cambiamento climatico, crescente disuguaglianza, trasformazione demografica, migrazioni, e ora pandemia) stanno cambiando il rapporto tra i popoli e i territori. Entro il 2050 – ha spiegato il sindaco – circa il 70 per cento della popolazione mondiale vivra’ nelle citta’. Di conseguenza, ripensare il rapporto tra le persone e l’abitare urbano e’ una sfida di cruciale importanza e rilevanza globale. Il nostro obiettivo e’ fare della rigenerazione urbana il concetto centrale di Expo 2030”.
ECCOLE DATE, A OTTOBRE 2023 L’AGGIUDICAZIONE – La proposta della Capitale prevede l’organizzazione dell’Esposizione dal 25 aprile 2030, anniversario della Liberazione d’Italia, al 25 ottobre 2030. Le prossime tappe della roadmap di Expo saranno a gennaio 2022, quando ci sarà l’istituzione ufficiale del Comitato di Candidatura Expo 2030, con l’Ambasciatore Giampiero Massolo nel ruolo di presidente e il ministro plenipotenziario Giuseppe Scognamiglio nel ruolo di direttore generale e l’avvio della campagna elettorale di promozione per Roma EXPO 2030, e poi a ottobre 2023, quando in occasione dell’Assemblea Generale del BIE a Parigi si terranno le elezioni dei candidati da parte dei rappresentanti degli Stati Membri e verrà proclamato il Paese ospitante Expo 2030. In caso di aggiudicazione, Roma avvierà la realizzazione del progetto già entro la fine del 2023.
IL PORTALE ROMEEXPO2030.COM – In occasione della presentazione di oggi è stato messo online anche il sito ufficiale della candidatura (romeexpo2030.com), che apre la home con il claim ‘Roma Eterna Evoluzione’. Nel portale si riportano i motivi che hanno spinto la Città eterna a candidarsi a quella che si ritiene “un’occasione unica e irripetibile per mettere al centro dell’attenzione l’uomo e la sua capacità di reinventare il proprio ‘habitat’, la città, bilanciando sviluppo e sostenibilità ambientale. Entro il 2050, le metropoli ospiteranno i due terzi dell’intera popolazione mondiale: la relazione tra territorio e persone è una delle più grandi sfide del nostro tempo. Roma vuole essere il centro di questo nuovo modello di città: inclusivo, interconnesso, sostenibile e condiviso”.
Unica Capitale dell’Unione Europea a candidarsi a EXPO 2030, ricorda il sito, “Roma attende questo appuntamento con la Storia dal 1942. In quell’anno avrebbe dovuto infatti ospitare l’Esposizione Universale, che poi fu annullata a causa della Seconda Guerra Mondiale, e per la quale fu realizzato il quartiere EUR. Dopo quasi ottant’anni, Roma ripropone la sua candidatura con un tema strettamente collegato al suo dna: la rigenerazione urbana. Nel suo sviluppo di quasi tremila anni, Roma è stata infatti capace di reinventarsi attraverso i secoli, fino a meritarsi l’appellativo di ‘Città eterna’. Le sue radici, che affondano nella continua spinta all’innovazione, all’arte e all’integrazione tra fedi e culture, oggi diventano il nuovo punto di partenza verso un futuro di accoglienza e di vivibilità”. Centrale per la candidatura della Capitale sarà la sinergia con il Giubileo 2025: “Roma ha la possibilità imperdibile di coniugare EXPO 2030 con un altro evento di respiro mondiale, il Giubileo 2025 che già si prepara a ospitare. Un’importante occasione di sinergia per la realizzazione di opere e infrastrutture funzionali, pronte ad accogliere milioni di ospiti, ottimizzando costi e risorse”, si legge sempre sul portale. Un’occasione anche per “rilanciare il protagonismo dei territori e delle comunità del Centro e del Sud Italia, attirando nuovi capitali e investimenti nazionali e internazionali. Le due più recenti edizioni italiane dell’appuntamento si sono svolte nel Nord della Penisola: a Genova nel 1992 e a Milano nel 2015”.