Export, il Lazio tecnologico tiene

Secondo il Centro studi di Intesa San Paolo il secondo trimestre 2023 ha evidenziato una sostanziale stabilità delle esportazioni dei poli hi tech del Lazio

L’export di prodotti tecnologici laziali tiene, nonostante i prezzi ancora alti e tensioni geopolitiche sempre in agguato. Secondo il Centro studi di Intesa San Paolo il secondo trimestre 2023 ha evidenziato una sostanziale stabilità delle esportazioni dei poli hi tech del Lazio, che hanno registrato solo un lieve incremento pari a +0,1%, dopo il calo accentuato dei primi tre mesi dell’anno. Ai risultati positivi del polo aerospaziale, che ha visto un aumento tendenziale del +44,7%, si sono contrapposte le dinamiche negative del polo Ict romano (-17,9%) e del polo farmaceutico laziale (-4,5%).

Nel complesso, hanno spiegato da Ca’ de Sass, nei primi sei mesi dell’anno le esportazioni dei cluster tecnologici laziali si attestano su valori pari a 6,9 miliardi di euro, in calo del 10,6% rispetto al corrispondente periodo del 2022. Guardando nel dettaglio, il polo farmaceutico del Lazio ha evidenziato il terzo calo trimestrale consecutivo delle esportazioni nel periodo aprile-giugno 2023, registrando una contrazione tendenziale del -4,5%. A condizionare l’evoluzione degli scambi ha contribuito la performance negativa emersa in Belgio, primo sbocco commerciale, dove, dopo aver mostrato livelli storicamente elevati, si sta osservando una progressiva decelerazione. Il Belgio rimane comunque il primo mercato di riferimento del polo, recependo oltre il 35% dell’export, attestandosi su livelli pari a circa 980 milioni di euro nel solo secondo trimestre. Segnali positivi si sono comunque registrati su altri rilevanti mercati come Paesi Bassi, Stati Uniti, Regno Unito, dove si è visto un incremento a doppia cifra.

 

 

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