I tassi, la guerra in Medio Oriente e l’inflazione affossano l’export tecnologico laziale. Nel terzo trimestre 2023 le vendite all’estero dei poli tecnologici laziali ha registrato un calo tendenziale del 18%. Nel dettaglio, il polo farmaceutico, secondo Intesa San Paolo, ha evidenziato una contrazione del 9,4% mentre è stato più intenso il rallentamento per il polo ICT (-25%). In frenata anche il polo aerospaziale dopo un primo semestre positivo.
Nei primi nove mesi del 2023 le esportazioni dei poli hi-tech della regione si sono attestate su valori pari a circa 10 miliardi di euro, in calo del 13,1% rispetto ai primi nove mesi del 2022. Ad incidere sui risultati è stata soprattutto la frenata delle esportazioni verso il Belgio (-7,9%), primo mercato di sbocco. Segnali negativi si sono però osservati un po’ su tutti i mercati: Regno Unito (-78,1%), Svezia (-55,5%), Stai Uniti (-11,5%) e Paesi Bassi (-2%).
Positive invece le performance registrate in Irlanda, Australia e Austria. Nei primi 9 mesi del 2023 le esportazioni del polo farmaceutico regionale hanno raggiunto 8 miliardi di euro, in calo del 14,2% rispetto al corrispondente periodo del 2022. Questo dato risente anche dell’ottima performance del 2022. In rallentamento anche l’export del polo ICT romano (-25%) con un calo negli Stati Uniti (-45,5%), Emirati Arabi Uniti (-57,1%) Arabia Saudita (-80,5%) e Pakistan (-86,4%) dopo le ottime performance del 2022.
Segnali positivi per le esportazioni verso Regno Unito (+22,2%) e Germania (+26,5%), rispettivamente primo e terzo sbocco commerciale del polo. Nel complesso, nei primi 9 mesi del 2023 le esportazioni del polo ICT romano hanno toccato circa 639 milioni di euro, in flessione del 17,8% rispetto al corrispondente periodo del 2021. Per il polo aerospazio segnali negativi si sono osservati principalmente in Egitto, Arabia Saudita, Francia, Qatar e Giappone; buoni risultati negli Stati Uniti (primo mercato di sbocco), in Corea, nel Regno Unito e in Cina.