Tante piccole aziende rischiano di non riaprire alla fine del lockdown. E il discorso vale soprattutto per i centri estetici e per gli acconciatori. Per Erino Colombi, Presidente della Cna Lazio, “le tante imprese del benessere non possono più aspettare, attendono con la massima urgenza le indicazioni necessarie per ripartire in sicurezza. Al Tavolo tenuto con la Regione Lazio abbiamo proposto che la riapertura sia il 18 maggio e non oltre”. Insomma parrucchieri ed e centri estetici non ci stanno a dover pagare il tributo più pesante della crisi legata al coronavirus. Ad oggi è previsto che riaprano dal 1° giugno.
Per la Cna “gli operatori sono pronti a lavorare nel pieno rispetto di tutte le indicazioni di sicurezza per gli addetti e per i clienti come è loro dovere, ma va rispettato anche il loro diritto di svolgere la propria attività economica”.
La Cna ricorda che quello del benessere è uno dei settori più colpiti dall’emergenza sanitaria causata dal coronavirus: sono stati tra i primi a dover abbassare la saracinesca e saranno gli ultimi a poterla riaprire, vedendo sfumare tre mesi di fatturato, situazione che ha minato al massimo la loro possibilità di sopravvivenza. Parliamo di oltre 19.000 imprese del benessere nel Lazio che contano un numero di addetti pari a 43mila che vogliono ripartire, perché sono preparate a lavorare in sicurezza. Seguono da sempre procedure di tutela per gli operatori e soprattutto per i propri clienti.
Maurizio Polidori, Portavoce di CNA Benessere Roma aggiunge che “dobbiamo garantire ai nostri clienti una situazione priva di rischi e per questo metteremo in atto tutte le misure di sicurezza che serviranno. Regole condivise che siano chiare e adeguate, oltre ad avere il giusto tempo per essere in linea con le nuove disposizioni. Dobbiamo prepararci per la ripartenza con una tempestiva riorganizzazione e il nostro immancabile spirito imprenditoriale, altrimenti il rischio chiusura è altissimo”.