Quasi 20 mila nuovi abbonati Atac, grazie alle nuove tessere a 50 euro per gli under 19 anni. Un vero successo, non c’è dubbio, che però forse doveva essere organizzato un po’ meglio. Continuano infatti le file dei cittadini alle biglietterie nella metro per ritirare la tessera. File che costringono, a volte, a stare in piedi anche per un’ora, nonostante la piena disponibilità del personale.
Stessa fila per l’on line e per chi sceglie la carta
L’innovazione non è proprio di casa in Atac. Quando è stata lanciata l’iniziativa per le tessere under 19 a 50 euro, poteva essere fatta una pre registrazione sul sito MyAtac, inserendo il documento del o della titolare della tessera, e quello del genitore del ragazzo o della ragazza. Un modo per risparmiare tempo allo sportello. Ma non tutti lo hanno fatto, e così in tanti hanno deciso di riempire il relativo modulo cartaceo sul posto e questo ha allungato le file.
La tessera Atac per gli under 19 poteva esser scaricata sul cellulare
Ma non solo. Con la tecnologia moderna, la tessera Atac a 50 euro, invece che ritirata alla sportello, avrebbe potuto esser spedita per mail, scaricata o linen, ed esibita sul cellulare. Oppure spedita a casa, con raccomandata, magari con spese a carico del destinatario. Inoltre mentre le vecchie tessere erano anche carte di credito, queste non hanno il microchip.
Tensione agli sportelli
In totale sono 14 le biglietterie lungo le linee della metro (7 sulla a, 7 sulle B, una a piazza dei Cinquecento), attive dalle 8 alle 20. La modalità di ritiro fisica ha contributo dunque a creare file ‘importanti’ alle biglietterie. Giovedì sera la biglietteria di Termini ha chiuso un’ora prima, rispetto all’orario previsto delle 20, e la tensione è esplosa con proteste degli utenti che hanno chiamato le forze dell’ordine. Il venerdì, sempre a Termini, alle 18.30, non era più possibile mettersi in fila. Nelle altre postazione lungo le due linee della metro, ci sono tempi di attesa vanno dalla mezz’ora all’ora, a meno che non si vada all’apertura. Insomma, l’Atac non sa che cosa sia l’innovazione.