Accessi controllati in funzione anti-abusivismo e sicurezza in piazza della Fontana di Trevi. A lanciare l’idea è il presidente della commissione Commercio di Roma Andrea Coia (M5S). “Non parlo di accessi fisici come cancelli o varchi, ma estenderei l’area di rispetto della fontana a tutta la piazza – precisa Coia – con più agenti di polizia locale in presidio a sorvegliare gli ingressi, chi entra e cosa vende…”.
“A me piacerebbe che ci fosse la polizia locale o altro personale agli ingressi della piazza per controllare chi entra in piazza e cosa vende, perché c’è un discorso di abusivismo…non è possibile che a Fontana di Trevi ci siano gli abusivi. Poi magari oltre un certo limite di afflusso si attende un po’ per entrare”, spiega Coia.
La collega pentastellata, Eleonora Guadagno (M5S) ribadisce che il Campidoglio è “contrario ai varchi fisici e agli accessi limitati, perché vogliamo garantire libero accesso alla cultura. I romani devono poter vivere la città e la cultura ogni giorno”.
“Siamo assolutamente contrari al contingentamento dell’area per la visita a Fontana di Trevi. La fontana insiste in una piazza pubblica è parte della decorazione del palazzo Poli e quindi deve essere ammirata dai turisti e dai cittadini”. Così il segretario del turismo di Confesercenti Roma e Lazio (Assoturismo) che tra l’altro è anche storico dell’arte, Daniele Brocchi. Assoturismo rivendica semmai il fatto della mancanza di controlli permanenti e severi.
“Non è possibile che si possa arrivare fin sopra i marmi scolpiti della fontana, che si possa mettere i piedi a bagno o addirittura che intorno alla fontana ci sia un Suk di abusivi. Servono i controlli permanenti con multe salatissime -continua Brocchi- Un contingentamento alla fontanacreerebbe seri problemi per l’organizzazione dei tour, come già comincia a crearlo il nuovo piano bus varato dall’assessorato alla mobilità del Campidoglio”. “Siamo favorevoli invece oltre che ai controlli permanenti, ad un percorso obbligato, veloce senza sosta che possa far usufruire della fontana senza approfittare in maniera spregiudicata di questo bene prezioso. Per il percorso basta un semplice corridoio fatto di transenne a norma e non progetti di archistar”, conclude Brocchi.