G20 Cultura a Roma, Franceschini: “Sarà un grande opportunità non soltanto per l’Italia”

Prenderà il via nel "luogo simbolo" del Colosseo giovedì 29 luglio. Il ministro ha sottolineato che la protezione del patrimonio culturale sarà un elemento essenziale della dichiarazione congiunta che dovrà essere adottata a Roma e su cui l'Italia ha lavorato molto

La riunione ministeriale del G20 Cultura a Roma inizierà nel “luogo simbolo” del Colosseo giovedì 29 luglio alla presenza del presidente del Consiglio Mario Draghi. Ad annunciarlo è stato oggi il ministro della Cultura, Dario Franceschini, nella conferenza stampa all’Associazione della stampa estera per la presentazione della riunione con gli omologhi del G20 in programma la prossima settimana a Roma.

“Saranno immagini straordinarie”, ha sottolineato Franceschini, parlando della presenza del premier Draghi e della segretaria generale dell’Unesco, Audrey Azoulay, all’evento di apertura in programma al Colosseo alle ore 19. A seguire – ha proseguito – ci sarà un concerto del maestro Muti al Quirinale, mentre il secondo giorno della ministeriale G20, il 30 luglio, “i lavori si trasferiranno al Palazzo Barberini” e si concluderanno con una conferenza stampa attorno alle 17 dopo la firma della dichiarazione congiunta. L’obiettivo della riunione, secondo il ministro Franceschini, è quello di dare nuovo slancio e centralità alla cultura nell’agenda internazionale, in particolare dopo un periodo così difficile caratterizzato dalla pandemia del Covid-19.

“Il G20 Cultura sarà una grande opportunità non soltanto per l’Italia”, ha affermato Franceschini parlando dell’obiettivo della firma di una dichiarazione congiunta “che preveda una serie di impegni su molti temi” e “la stabilizzazione2 del G20 Cultura come una delle riunioni preparatorie al summit dei capi di Stati e di governo. Secondo Franceschini, tale ruolo confermerà l’importanza della cultura come motore economico e come “strumento formidabile di dialogo tra i popoli” per dare “nuova centralità della cultura per l’agenda internazionale”.

Il ministro ha inoltre sottolineato che la protezione del patrimonio culturale sarà un elemento essenziale della dichiarazione congiunta che dovrà essere adottata a Roma e su cui l’Italia ha lavorato molto. Un altro elemento che verrà incluso nella dichiarazione congiunta, secondo Franceschini, è legato al contrasto del cambiamento climatico attraverso la cultura allo scopo di favorire lo sviluppo sostenibile. “La diplomazia culturale è un grande veicolo di confronto”, ha proseguito il ministro, parlando di “un grande spazio di crescita per l’Italia”. Secondo Franceschini, infatti, anche nei momenti più difficili di crisi e di tensione “può restare sempre aperto uno spiraglio di dialogo attraverso la cultura”.

Nella conferenza stampa odierna Franceschini ha risposto anche ad alcune domande dei giornalisti, sottolineando che la decisione del governo sul blocco del passaggio delle grandi navi nella laguna di Venezia è stata coraggiosa e difficile ma ha scongiurato l’iscrizione della città nella lista dei siti del patrimonio dell’umanità in pericolo. Si tratta di “una decisione già operativa e importante”, ha affermato Franceschini. Infine sul green pass, Franceschini ha parlato di una “misura giusta” che pone un “criterio uniforme” e rappresenta anche un “meccanismo per spingere a vaccinarsi”. Secondo il ministro della Cultura, la misura adottata ieri dal governo ha una “funzione non solamente di sicurezza immediata” ma anche di “spinta a vaccinarsi2 soprattutto per i più giovani. ”

Lo vedremo cosa succederà”, ha aggiunto osservando che la misura viene affiancata al superamento del limite del 50 per cento di capienza per le sale. “Ci potranno andare più persone”, ha sottolineando Franceschini evidenziando comunque l’obbligo di mascherina per assistere agli spettacoli nei teatri e nei cinema. “Credo che misure di sicurezza spingano la gente ad andarci più volentieri”, ha precisato. In caso di problemi, ha concluso, continueremo ovviamente a dare i ristori ai lavoratori del settore.

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