Gaffe Campidoglio, invia cartelle di 15 anni fa ai morti

Settemila gli utenti deceduti, la gran parte aveva già pagato, scrive Repubblica. Alle Entrate la richiesta di inviare le revoche

“In questa storia di “cartelle esattoriali” ci sono di mezzo anche i morti: quasi 7000. Intestatari di una valanga di multe che il Campidoglio ha chiesto di riscuotere, per poi fare, dopo anni e anni, dietrofront”. Così scrive oggi Repubblica ripercorrendo la vicenda: “Tutto comincia lo scorso settembre, quando l’amministrazione pentastellata chiede all’Agenzia “Entrate – riscossione”, ovvero quella che fino a un po’ di tempo fa si chiamava Equitalia, di annullare un grandissimo lotto di cartelle. Multe già notificate e messe a ruolo – scrive il quotidiano – Ci si accorge che qualcosa non torna perchè davanti agli sportelli della agenzia comincia un via vai di parenti a spiegare che « Sì, la “ buonanima” ha preso la multa 15 anni fa, ma l’aveva pagata. Ecco la ricevuta».

Un caso, due casi, tre casi… controllando meglio, ci si è accorge che le cartelle con verbali per infrazioni stradali – quindi doppia fila, mancanza del ticket per la fascia blu, posteggio davanti ai cassonetti, passaggi senza rispettare il rosso – erano tutte già saldate. E i contravventori se ne erano andati lassù in pace con la coscienza e con le casse del Campidoglio. Almeno così pensavano. Perché da Natale in poi i familiari del de cuius hanno cominciato a ricevere le notifiche. Con il conseguente sturm und drang che capita ogni volta che arriva la notifica dentro casa. Che vuol dire cercare tutte le multe pagate, fare mente locale su dove possano essere finite”.

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