Maltempo, nel Lazio devastate le colture. Prezzi in rialzo?

Danni anche al 60% del raccolto. Il gelo colpisce vigneti, piantagioni di kiwi, frutteti, ortaggi.

Danneggiate le colture nel Lazio per il gelo
colture nel Lazio

Una perdita del raccolto delle colture anche del 50-60%. L’agricoltura dei Castelli Romani, ma anche di tutto il Lazio, ha avuto un tracollo dopo le recenti gelate che hanno colpito tutta la regione.

“Il bilancio dei danni è pesantissimo. Vigneti, piantagioni di kiwi, frutteti, ortaggi. Una vera e propria caporetto per la nostra agricoltura. E dire che non abbiamo ancora finito il monitoraggio sul territorio e i sopralluoghi nelle aziende. Un colpo così duro proprio non ci voleva”, dice Elvino Pasquali, segretario di zona della Coldiretti dei Castelli Romani e Roma Sud.

Gli effetti del ciclo di gelate che ha raggiunto il culmine nella notte tra venerdì e sabato scorsi sono devastanti, dicono gli agricoltori. Il brusco abbassamento delle temperature ha bruciato le gemme e le fioriture primaverili, compromettendo un patrimonio agricolo di primissimo valore e di assoluta qualità. Il freddo delle scorse notti ha sterminato intere piantagioni di kiwi, anche della varietà giallo, oltre ad avere letteralmente “cotto” i tralci dei vigneti dei Castelli. La devastazione è estesa sull’intero comprensorio.

L’entità dei danni è rilevante ovunque, da Colonna a Frascati, Velletri, da Lariano a Marino, Ciampino fino a Ardea e Nettuno. La perdita di raccolto è stimata intorno al 50, anche 60%.

I vitigni più colpiti sono il Cacchione, vanto di Nettuno e quelli della tradizione vitivinicola romana come Malvasia di Candia e Trebbiano, ma anche Montepulciano, Syrah e Merlot. Le conseguenze saranno nefaste per l’indotto degli imbottigliatori e delle cantine private e sociali.

La mancanza di prodotto influirà negativamente su tutta la filiera e avrà pesanti ripercussioni sul lavoro, sui redditi e non è da escludere nemmeno sui prezzi per i cittadini. E nel bilancio non sono ancora computati tutti i danni alle colture subìti dai frutteti. Per eccesso di scrupolo Coldiretti attenderà un’altra settimana per quantificare la reale portata degli effetti sui pescheti, mentre già oggi si può dire addio almeno alla metà dei raccolti di susine, kiwi e ciliegie.

“Dobbiamo concludere in fretta la fase della ricognizione. Siamo già in contatto con i sindaci e gli assessori all’agricoltura dei comuni colpiti dalle gelate, titolati ad avviare la procedura di richiesta della calamità. Invito i titolari delle aziende danneggiate” aggiunge Roberto Scano, direttore della Coldiretti di Roma.

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