“Il tempo è scaduto e restituiamo l’ippodromo Capannelle al Campidoglio cui spetterà l’obbligo di sorveglianza e manutenzione dell’impianto. Contestualmente, a malincuore, in questi giorni inizieranno le procedure di licenziamento dei nostri dipendenti, un centinaio, ai quali non possiamo più garantire la prosecuzione del rapporto lavorativo. La prima lettera di licenziamento a partire è quella dell’Ad di Hippogroup, Elio Pautasso”.
E’ quanto annuncia in una nota Hippogroup, il gestore dell’ippodromo delle Capannelle. Secondo Hippogroup, “questo è il risultato che il Comune di Roma ha voluto coscientemente perseguire sin dall’inizio. Nessuna azienda può programmare il futuro in queste condizioni: senza sapere se e quanto avrà disponibilità di un bene (l’ippodromo), né a quali condizioni ordinarie (canone di affitto), né se gli investimenti programmati verranno o meno recepiti”.
“Spetterà al Comune, ora, garantire i costi per manutenzione e sorveglianza, ricordando, per inciso, che quando si avrà il nuovo bando e, poi, il nuovo vincitore, esso, stando al nuovo Regolamento votato da questa Amministrazione, dovrà rilevare da Hippogroup tutte quelle opere non trasportabili che, quindi, il Comune di Roma dovrà curare che siano trasmesse in buono stato a chi verrà dopo di noi. Sorveglianza e manutenzione di base che a Hippogroup costano circa mezzo milione di euro al mese, cifra che, da oggi in poi, spetterà al Campidoglio pagare con i soldi dei romani”, sottolinea la nota. Infine sul nuovo regolamento per gli impianti sportivi: “Un regolamento, quello voluto dai 5 Stelle di cui non solo noi stigmatizziamo l’irrealtà e la inapplicabilità e che finirà per consegnare, nella migliore delle ipotesi, l’intero settore sportivo romano alle anonime catene in franchising, cancellando decenni di storia e di impegno sul territorio”.