Giubileo: aree pedonali a San Pietro e raduni forse a Tor Vergata

Vertice tra monsignor Fisichella e Gualtieri per l'accoglienza, presenti alcuni assessori, per impostare un piano urgente, anche riguardo le infrastrutture, a soli tre anni dall’evento

Pedonalizzare l’area di San Pietro e di via della Conciliazione, utilizzare Tor Vergata per i grandi raduni, facilitare l’arrivo e l’accoglienza di fedeli e visitatori, anche con interventi mirati sul trasporto pubblico romano.

Campidoglio e Vaticano cominciano a muovere i primi passi per il più grande appuntamento internazionale all’orizzonte: il Giubileo del 2025. Tra poco più di tre anni questo grande evento spirituale porterà in Italia e, soprattutto, a Roma decine di milioni di pellegrini. Secondo quanto riferisce ‘Il Messaggero’ l’incontro – definito “cordialissimo e segnato da un buon clima” – tra il nuovo sindaco Roberto Gualtieri e l’arcivescovo teologo al quale Papa Francesco ha messo in mano tutta la macchina organizzativa, monsignor Rino Fisichella, ha permesso di abbozzare un iniziale piano programmatico, iniziando ad individuare i criteri per procedere da ora in avanti. Non sarà una passeggiata, visti i tempi strettissimi.

Un’ora e mezzo di confronto e di scambio ha fatto affiorare la necessità di garantire al massiccio flusso di persone la possibilità di raggiungere facilmente San Pietro dai diversi punti di raccolta. Luoghi ancora da individuare nel dettaglio.

Si è parlato di Tor Vergata ma anche ella stazione Tiburtina, da affiancare ad altri snodi strategici da inserire in una mappa integrata di trasporti. L’obiettivo è di rendere fluido il passaggio delle persone fino a San Pietro.

La zona di convergenza necessiterà per forza di cose di un ampliamento della attuale zona pedonale. Al momento si tratta di ipotesi allo studio che potrebbero includere la completa pedonalizzazione di tutta l’area fino a Borgo Pio, lasciando fuori solo piazza Risorgimento.

Sul fronte delle opere pubbliche, il Campidoglio punta sull’avvio dei lavori per la realizzazione della nuova linea tranviaria Tva (Termini-Vaticano-Aurelio), che riveste un’importanza strategica nel potenziamento della mobilità sull’asse centro storico-San Pietro.

Alla riunione hanno preso parte anche gli assessori capitolini interessati ai vari aspetti dell’organizzazione dell’evento: Omelia Segnalini per i lavori pubblici. Barbara Funari per le politiche sociali e Eugenio Patanè, titolare del settore della mobilità.

Monsignor Fisichella ha evidenziato quanto sia importante non snaturare la natura spirituale di un viaggio intrapreso per andare alle fonti della memoria del cristianesimo. Di conseguenza per i pellegrini che arriveranno (moltissimi dalla Francigena) è necessario garantire sicurezza sui percorsi a loro dedicati, così come è scontato ridare alla città un volto decoroso, accogliente e meno abbandonato di quanto non sia ora.

I tempi per la realizzazione di opere infrastrutturali a sostegno dell’appuntamento del 2025 sono ormai al limite, mancano solo tre anni e la macchina vera e propria deve ancora mettersi in moto.

La riunione di ieri tra Gualtieri e Fisichella, per quanto molto importante, costituisce solo l’anticamera della prossima tappa: il vertice bilaterale, tra Governo e Santa Sede che però ancora è da fissare. Tutto dipenderà da quello che deciderà Palazzo Chigi, dal quale arriveranno anche scelte fondamentali come l’allocazione delle risorse economiche e un piano di interventi. Le riunioni tra Palazzo Senatorio e il Vaticano, tecniche e operative, continueranno a ritmo sostenuto nei prossimi mesi, con la possibilità concreta di un nuovo incontro da tenersi già prima di Natale. L’incontro di ieri fa seguito alle visite di Gualtieri, nelle scorse settimane, al Pontefice e al cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato della Santa Sede.

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