Giubileo: Gualtieri, “disagi per i cantieri, ma hanno salvato Roma”

"Serviva una terapia d'urto", commenta il sindaco a 24 ore dall'inizio dell'Anno Santo

I cantieri su via della Conciliazione a Roma.

Per mesi e mesi è stata una prova di resistenza umana e collettiva con pochi precedenti nella storia di una città: cantieri ovunque, improperi diffusi, uno sbrigliato disordine per le strade della Capitale. A 24 ore dall’inizio del Giubileo, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri appare sinceramente soddisfatto: “All’inizio del mio mandato – racconta alla ‘Stampa’ – qualcuno diceva: il sindaco non si ‘vede’. Vero, ma ero io che avevo scelto di non fare la trottola impazzita, che va di qua e di là. Per due anni abbiamo setacciato i problemi, pianificato oltre mille interventi, trovato i finanziamenti”.

“Abbiamo scelto – continua il sindaco – di cambiare metodo rispetto al passato: basta con la logica delle ‘romanelle’, degli interventi superficiali, inseguendo le tante emergenze. Serviva una terapia d’urto. Le strade dissestate? Non i soliti interventi su alcune strade, ma su tutte le strade. Gli alberi? Per la spesa storica non se ne curavano più del 20 per cento e invece abbiamo deciso: cento per cento. E poi, naturalmente, gli interventi straordinari per il Giubileo”.

Tanti cantieri e tanti disagi tutti assieme: “Avevo detto ai romani: preparatevi a tanti cantieri e ai sacrifici. Ci hanno aiutato e ora i cittadini stanno cominciando a vedere i risultati: stiamo trasformando una città che era al collasso, dimostrando che non è vero che Roma è condannata a fare le cose male”. Una sfida controcorrente: Gualtieri per due anni ha messo nel conto le proteste dei cittadini, ma scommettendo su una città destinata a prendere forma nel 2025. E in una stagione politica come questa è irrituale anche la collaborazione tra istituzioni di colore diverso: oggi l’opera pubblica più importante — piazza Pia e il sottopasso del Lungotevere — è previsto che sia inaugurata alla presenza della Presidente del Consiglio. Chiosa Gualtieri: “La collaborazione inter-istituzionale e il tavolo per il Giubileo coordinato da Alfredo Mantovano hanno funzionato molto bene”.

Tanti soldi da fonti diverse: “Abbiamo puntato a fare le cose in grande: il cento per cento in ogni ambito”. Gualtieri osserva che “per fare questo mestiere serve serenità e solidità psicologica, sicuro che alla fine i fatti ci avrebbero dato ragione. Prendiamo l’area attorno al Vaticano: qualcuno ci ha insultato, ma piazza Risorgimento e la ‘nuova’ via Ottaviano sono affollatissime. E piazza Pia, vedrete, è molto bella”. Poi conclude: “Non voglio incensarmi perché si tratta di un’opera collettiva, ma per Roma vale una sfida anche culturale: non è vero che nella Capitale gli interventi strutturali non si possono fare, non è vero che Roma è condannata a fare le cose male. Pianificando e gestendo si può davvero mettere Roma alla sua altezza”.

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