Asfalto e marciapiedi. E tante, tante, transenne. La corsa di Roma verso il Giubileo procede tra mille ostacoli, per poca pace dei romani, alle prese con i primi psicodrammi d’autunno. Le opere, curate dal Dipartimento Infrastrutture e Lavori Pubblici, riguardano la manutenzione straordinaria delle pavimentazioni stradali nelle aree antistanti alcune delle sette chiese giubilari romane, ovvero quelle basiliche che costituiscono l’itinerario tradizionale dei pellegrini.
Uno dei punti nevralgici dei cantieri è piazza di San Salvatore in Lauro, dove sono in corso lavori di ripristino della pavimentazione. La proroga dei provvedimenti di regolamentazione del traffico prevede diverse modifiche alla viabilità. Tra le principali misure, viene confermato il divieto di sosta 24 ore su 24, con rimozione forzata, su buona parte delle strade interessate dai lavori, eccetto per i veicoli impiegati nelle opere. Anche il transito è limitato, ad eccezione di alcune zone che restano accessibili solo ai mezzi autorizzati.
Con la prossimità del Giubileo del 2025, insomma, i lavori su queste strade rivestono un’importanza strategica. Le chiese giubilari, tra cui le “Sette Chiese” di Roma, rappresentano per i pellegrini un itinerario sacro, risalente a San Filippo Neri. Questo percorso, che attraversa alcune delle aree storicamente più significative della città, sarà cruciale per accogliere i fedeli in sicurezza durante le celebrazioni giubilari. In questo contesto, i lavori di manutenzione straordinaria non riguardano solo l’aspetto estetico delle vie romane, ma anche la sicurezza e la viabilità, visto il notevole afflusso di visitatori previsto per l’evento.
Ci sono, poi, le grandi opere per il Giubileo che il Campidoglio conta di terminare entro la fine dell’anno, in tempo per l’apertura della Porta Santa. Simbolo, forse, di questi interventi è piazza Pia, dove sono in corso lavori da 79,5 milioni di euro che dovranno terminare entro l’8 dicembre 2024, giorno dell’Immacolata.