Giubileo: Patané, lavori su metro A dopo Natale e 61 mln per 700 nuove fermate Atac

Stanziati quasi 40 milioni di euro per la manutenzione e il rinnovo dei binari nella tratta tra Ottaviano e Battistini e altrettanti per il rifacimento della rete tranviaria e delle sottostazioni elettriche

Quasi 40 milioni di euro per la manutenzione e il rinnovo dei binari nella tratta tra Ottaviano e Battistini della Metro A. È questa la spesa complessiva che il Campidoglio ha destinato alla linea rossa in vista del Giubileo. I cantieri partiranno dopo le feste di Natale, a partire dalla seconda settimana di gennaio. A renderlo noto è l’assessore ai Trasporti e alla Mobilità di Roma, Eugenio Patané, durante la commissione capitolina Giubileo, presieduta da Dario Nanni della Lista Civica Calenda.

“Stiamo chiudendo la gara, che avverrà contemporaneamente alla chiusura dei lavori della prima tratta tra Anagnina e Ottaviano. Intorno all’8 dicembre contiamo di avere il nuovo aggiudicatario della gara e di poter quindi, successivamente, iniziare i lavori”, ha detto l’assessore. Per il periodo delle festività natalizie, tuttavia, come già stabilito il servizio della linea A sarà operativo al cento per cento. I lavori per la manutenzione dell’ultima tratta, quindi, potranno partire soltanto dalla seconda settimana di gennaio in poi”.

Per il rinnovo dei binari e altri interventi “la spesa complessiva è sui 40 milioni di euro: ci sono 31 milioni di risorse giubilari a cui abbiamo aggiunto 7,8 milioni per la sostituzione dei deviatoi e altri interventi” ha spiegato Patané, precisando che per la riqualificazione delle stazioni della Metro A in vista del Giubileo “abbiamo ricevuto una proposta di project financing, su cui stiamo valutando che regga sia l’interesse pubblico sia il piano economico finanziario. Stiamo parlando di quattro stazioni: Spagna, Cipro, Ottaviano e San Giovanni. I lavori saranno eseguiti dai proponenti qualora vincano la gara”. Per quanto riguarda la stazione di San Giovanni “è oggetto di lavori anche per conto di Roma Metropolitane, per la congiunzione diretta tra Metro A e Metro C, quindi qui la criticità è far intersecare queste due fasi di lavori nel miglior modo possibile”.

In vista del Giubileo il Campidoglio prevede anche di intervenire sulla rete tranviaria e nelle sottostazioni elettriche che, in alcuni casi, risalgono agli anni Settanta del secolo scorso, e non sono in grado di reggere la portata attuale dei tram. Quasi 40 milioni di euro di fondi per realizzare il progetto entro l’inizio del Giubileo, con la possibilità di fare appello – ha spiegato Patané – ai poteri commissariali. “Abbiamo previsto una spesa di 33,7 milioni per il rifacimento della rete tranviaria e delle sottostazioni elettriche. Si stanno realizzando i Piani di fattibilità tecnica ed economica e prossimamente avremo una riunione con i progettisti, vanno sostitutiti tutti i cavi nelle sottostazioni. Abbiamo avuto un problema sulla linea 8 del tram proprio per l’alimentazione elettrica, dipendeva da una sottostazione del 1970, quindi molto vecchia: per fortuna abbiamo stanziato 40 milioni per sostituire tutti questi ‘reperti di archeologia industriale’ che non sono in grado di servire i nuovi tram, sono cavi che non hanno la portata adeguata ai tram attuali. Per la sottostazione del tram 8 i cavi erano consunti e sono stati sostituiti, era quello il problema all’avvio della linea. Siamo disposti a lavorare anche con approvazione del progetto da parte del commissario per il Giubileo per accelerare i tempi”, ha concluso.

Il piano di restyling del trasporto pubblico in vista dell’anno giubilare prevede anche la realizzazione di 700 fermate hi-tech per l’attesa di bus e tram. Un intervento che conta su uno stanziamento di  61 milioni di euro. “Uno degli interventi con le risorse del Giubileo è il piano delle nuove fermate Atac: stiamo parlando di 61 milioni di fondi giubilari e l’intervento riguarda l’introduzione di fermate tecnologicamente avanzate in città negli snodi più importanti della mobilità urbana. Si è parlato del centro storico ma in realtà le nuove fermate sono distribuite in tutta la città”, ha detto.

Le 700 nuove pensiline e fermate “costano 61 milioni perché non si rifà banalmente soltanto la palina o la panchina, ma si risistema complessivamente l’assetto stradale, in alcuni casi ci sono marciapiedi da realizzare, in altri cavi elettrici e fibra da portare in loco. Una fermata normale costa in media 10mila euro, in questo caso, essendo fermate hi-tech, il costo di ciascuna è tra i 20 e i 25 mila euro”.

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